Apre Nuvola Lavazza, a Torino il nuovo grattacielo del caffè

Con l’apertura di Nuvola Lavazza Torino torna ufficialmente capitale della bevanda più amata dagli italiani. Ha radici lontane il legame tra il capoluogo torinese e il mondo del caffè. Radici che risalgono a oltre cent’anni fa e che pongono una pietra miliare nell’anno 1895, quando Luigi Lavazza aprì la sua drogheria torinese, in via San Tommaso 10, cambiando le sorti della torrefazione italiana.
Oggi, Lavazza fissa un altro momento storico per sé e per la storia aziendale di Torino, inaugurando ufficialmente un nuovo spazio multifunzionale, parzialmente aperto al pubblico. Il trasloco degli uffici era già avvenuto qualche mese fa, ma finalmente la Nuvola, spettacolare centro direzionale progettato dall’architetto Cino Zucchi, apre le sue porte presentando parte dei suoi circa 18.500 metri quadrati di spazio.

Un gigantesco headquarter che punta a riqualificare e in parte trasformare il quartiere Aurora, conservando e valorizzando – nell’ottica del riutilizzo urbano – gli edifici preesistenti di maggior pregio storico-architettonico. Uno spazio condiviso con i cittadini, ai quali è dedicata la piazza verde centrale, e ai quali è stato restituito anche il ritrovamento archeologico fatto durante i lavori: i resti di una basilica paleocristiana del IV secolo, che sono stati recuperati e integrati nel progetto.

La Nuvola LAvazza, a cui ha lavorato quello che Lavazza ha definito il suo “Golden Team” (tra architetti, nomi della gastronomia internazionale e perfino uno sceneggiatore premio Oscar), punta a costruire un nuovo polo di attrazione professionale, sociale e turistica, che si sviluppa intorno a un edificio che, come racconta il vice presidente Marco Lavazza, «è uno dei più sostenibili del mondo».

A parte dell’headquarter Lavazza che in questi mesi ha suscitato più aspettativa nei torinesi e non solo è però quella legata alla ristorazione, con “Condividere”, ristorante della Nuvola Lavazza creato con la collaborazione di uno dei più grandi chef del mondo, Ferran Adrià, e guidato dallo chef Federico Zanasi. 

Tratto da viaggi.corriere.it

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