Chicco continua a crescere e guarda all’export

Il marchio Chicco, fondato nel 1958 dall’imprenditore Pietro Catelli e parte del gruppo Artsana, continua a mantenere in Italia la leadership di mercato nella fascia 0-36 mesi.

«Il nostro Paese, con 115 negozi, rappresenta circa il 30% del business. ll dna è italiano come anche la nostra storia, ma non si può negare che sia un mercato in calo, anche a causa dei tassi di natalità che nell’ultimo decennio sono in perenne regresso» ha commentato Marco Orseniga, direttore Fashion & Retail di Chicco.

Fortunatamente l’Italia non è l’unico mercato di riferimento dell’azienda, che fin dal principio ha avuto l’intuizione di guardare oltre i propri confini: il risultato è una fitta rete di distribuzione che tocca oltre 100 paesi, 50 dei quali con la presenza di negozi monomarca.

«Oggi le opportunità di crescita sono maggiori all’estero. In Europa stiamo puntando su Spagna e Germania; in Russia i marchi italiani come il nostro sono molto apprezzati, ma manca una distribuzione wholesale. L’Asia comprende realtà evolute come Singapore, Hong Kong, Cina e Corea, con tassi di natalità simili a quelli europei, e Paesi con livelli di reddito bassi, anche se in vorticoso sviluppo, come Vietnam, Indonesia e Filippine».

Tanto le scarpe quanto l’abbigliamento sono i prodotti più venduti nella piattaforma web, lanciata alla fine del 2016 e oggi rinnovata per rendere l’esperienza di navigazione ancora più semplice e intuitiva.

«II canale online funziona bene – conclude Orseniga- Inoltre per noi è un veicolo prioritario di raccolta dati. Esigenze, richieste, approfondimenti: tutto quello che può aiutarci ad essere fisicamente e virtualmente al fianco delle famiglie è importante perla nostra azienda, da 60 anni a questa parte».

Tratto da Affari & Finanza

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