Controindicazioni dello shopping online? Lo smog

Lo shopping online affolla le strade di furgoni per consegnare le merci comprate via internet. Risultato: lo smog legato agli acquisti sul web è in aumento, e continuerà a crescere via via che le compere online prenderanno piede. Contro questo fenomeno si schiera ora Londra, la cui autorità dei trasporti sta finanziando la società che possiede la più grande flotta elettrica per le consegne in città – la Gnewt Cargo – in modo da sostenere il passaggio dai veicoli diesel a quelli verdi.

Come riporta Bloomberg, a Londra dal 2008 al 2014 la congestione stradale causata dai veicoli per le consegne di merci è aumentata del 3,8%, contribuendo al superamento dei limiti di smog fissati dall’Ue. Nei prossimi 15 anni la capitale britannica si aspetta un aumento del traffico di furgoni riconducibili allo shopping online pari al 20%. Per questo i veicoli elettrici, gestiti da sistemi informatici che consentono di ottimizzare i viaggi, possono rappresentare una soluzione all’inquinamento dell’aria.

Londra non è l’unica a porsi il problema dell’inquinamento atmosferico legato agli acquisti online. In Norvegia, dal 2011 a oggi, il servizio postale di Stato ha comprato 450 furgoni con alimentazione alternativa, mentre il Cina il colosso dell’e-commerce Alibaba sta lavorando con il costruttore di auto elettriche Kandi per rendere più green le consegne.

tratto da repubblica.it

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