Diesel, rivoluzione digital-retail

Diesel rivoluziona il retail in chiave digital, a partire da Milano. Il marchio ammiraglio del gruppo Otb-Only the brave di Renzo Rosso ha svelato il nuovo concept del suo flagship di piazza San Babila, il Diesel planet, studiato a quattro mani dall’architetto Masamichi Katayama dello studio giapponese Wonderwall e dal creative director del brand Nicola Formichetti. Uno spazio di 887 metri quadrati, il più grande monomarca della denim label al mondo, che introduce per la prima volta in assoluto la formula del digital retail: attraverso l’applicazione di tecnologie d’avanguardia sviluppate in collaborazione con H-Farm, diversi touch-points accompagnano infatti l’esperienza di acquisto dei consumatori arricchendola di contenuti interattivi. Un progetto innovativo, come da sempre lo è stato il marchio da circa un miliardo di euro di ricavi su 1,590 miliardi totali previsti per il 2016 (vedere MFF del 18 febbraio), pronto a esportare questo format worldwide.

 Il nuovo concept fa parte di un ampio progetto di modernizzazione del brand, avviato nel 2013 a seguito dell’arrivo di Nicola Formichetti. Il primo punto vendita oggetto di restyling è stato quello di Madison avenue, a New York, nel 2014. Nel 2015 è stata la volta di Tokyo Aoyama, una nuova apertura, come nel caso di Brompton road, a Londra, e avenue Victor Hugo a Parigi. Peculiarità del concept, a livello architettonico, è stata l’idea di riprodurre una sorta di casa, dove accogliere il consumatore. Da un punto di vista di servizio, invece, c’è stata un’evoluzione verso una vendita assistita con un vero e proprio consulente. Aspetto peculiare di Milano è però quello digitale: dei mega walls in continua evoluzione riproducono contenuti rilevanti per il clienti, dei camerini interattivi offrono suggerimenti sull’acquisto e informazioni sui contenuti del prodotto.

tratto da mf

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