Fiat Chrysler e Uber trattano sulla guida autonoma

Le trattative in corso tra Fiat Chrysler e Uber rendono ancora più reale lo scenario futuro, tutt’altro che remoto, in cui intere flotte di auto nere Uber sfrecceranno da una parte all’atra della città, senza conducente, per raccogliere e trasportare clienti. Tutto questo senza rischi di infrazioni e di multe, con la certezza di un sistema di guida autonomo che non si distrae mai e che difficilmente provocherà incidenti di qualsiasi tipo, sulla strada e con i clienti.
fca logo 620Le trattative in corso tra Fiat Chrysler e Uber non sono naturalmente annunciate dalle due società ma sono riportate quasi in contemporanea da Bloomberg e dal Wall Street Journal, così il grado di attendibilità è massimo. Essendo alle fasi preliminari e con un possibile accordo in vista entro la fine dell’anno, tutto potrebbe cambiare nel frattempo, incluso un completo nulla di fatto. È ancora troppo presto per dirlo ma una cosa è certa: se la collaborazione tra Fiat Chrysler e Uber non ci sarà, ciascuna delle due parti andrà alla ricerca di un partner in grado di offrire lo stesso tipo di prodotto e di servizio.

Infatti ormai già da diversi mesi tutti i principali costruttori di auto e anche i colossi hi-tech che puntano sulle auto a guida autonoma, hanno siglato non solo collaborazioni ma anche importanti investimenti nei servizi di affitto e noleggio di nuova generazione, quelli che secondo l’immaginario collettivo sono destinati a soppiantare i taxi così come li abbiamo conosciuti fino a oggi. L’esempio più eclatante per chi segue il mondo della Mela è quello di Apple che solo poche settimane fa ha investito un miliardo di dollari in Didi Chuxing, soprannominato l’Uber cinese. Ma anche General Motors ha già investito mezzo miliardo di dollari in Lyft, altro servizio simile.

Mentre auto e autisti Uber sono presi di mira con dimostrazioni e blocchi nelle strade di diverse città per le proteste dei tassisti tradizionali, il futuro delle flotte di auto a guida autonoma procede spedito nei centri di ricerca delle multinazionali della Silicon Valley e non solo, nel frattempo manager e dirigenti tracciano gli sviluppi in arrivo con importanti accordi e collaborazioni.

www.macitynet.it

Vuoi diventare socio

di Retail Institute Italy?