Apple svela lo store di Milano

Una recinzione speciale, a copertura del cantiere. E’ stata scoperta oggi in piazza Liberty “la scatola creativa” che conterrà fino alla fine dei lavori il progetto del futuro store della Apple. Si lavorerà all’interno, senza disturbare anche visivamente il contesto: l’intento della multinazionale americana è quello di rispettare la comunità, nell’intenzione di proteggere la piazza durante i lavori ed evitare possibili polemiche, vedi quelle che accompagnano i lavori della M4.

Lo store sorgerà nell’ex sala cinematografica Apollo (in quel caso non sono mancate voci contrarie all’operazione): all’esterno avrà una cascata d’acqua, una scalinata ad anfiteatro e un portale di vetro a forma di parallelepipedo, come da progetto firmato dall’archistar Norman Foster. La recinzione ha una parte specchiata e una parte con una mappa per segnalare i negozi nei dintorni, studiata anche per dare ai cittadini le informazioni relative allo store: per questo motivo, chiunque passi davanti alla barriera sarà in grado di vedere i rendering di quale aspetto avrà la piazza. La multinazionale punta ad aprire il nuovo store entro la fine dell’anno.

Da oggi è attivo anche un sito (www.apple.com/it/piazzaliberty) aperto a tutti i cittadini desiderosi di capire come sarà piazza Liberty una volta che la trasformazione sarà avvenuta. “In questi mesi lavoreremo per darvi una nuova piazza Liberty: uno spazio aperto a tutti dove fare una pausa, trovarsi con gli amici, scoprire nuovi interessi”, si legge sul sito. E ancora, si fa riferimento agli eventi che verranno organizzati sulla scalinata-anfiteatro: “Ti aspetta un calendario pieno di eventi interessanti per tutto l’anno: dai programmi per ragazzi alle sessioni per le imprese. In più ci saranno tanti momenti di confronto con grandi talenti creativi: artisti, designer, fotografi, musicisti e programmatori della città e di tutto il mond. Più che un negozio vogliamo creare un punto d’incontro e di ispirazione, un crocevia di tecnologia e creatività nel centro di Milano”.

 

tratto da Repubblica.it

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