H&M, i nuovi obiettivi Green

Dal report sulla sostenibilità pubblicato dal gruppo H&M emergono nuovi e importanti obiettivi che l’azienda si pone in quest’ambito, tra cui l’impegno a utilizzare al 100% materiali riciclati o provenienti da altre fonti sostenibili entro il 2030, e l’intenzione di diventare “climate positive” attraverso l’intera catena del valore entro il 2040, riducendo le emissioni di gas serra e puntando su efficienza energetica ed energie rinnovabili.

H&M si impegna a utilizzare elettricità rinnovabile al 100%: già nel 2016 il 96% dell’elettricità totale utilizzata nelle proprie operazioni proveniva da fonti rinnovabili, rispetto al 78% del 2015. Lo scorso anno, inoltre, il gruppo ha ridotto le emissioni di CO2 del 47% rispetto al 2015.

In materia di riciclo e riutilizzo, H&M prosegue con il proprio piano di sviluppo: dal lancio dell’iniziativa di raccolta di abiti usati nel 2013, l’azienda ha raccolto 39.000 tonnellate di tessili usati. Entro il 2020 H&M si propone di raccogliere 25.000 tonnellate di prodotti tessili ogni anno. Inoltre, il gruppo ha utilizzato nel 2016 poliestere riciclato in una misura equivalente a più di 180 milioni di bottiglie in PET.   

Anna Gedda, Head of Sustainability del gruppo H&M ha affermato che l’azienda vuole sfruttare le sue dimensioni e la sua portata per guidare un cambiamento verso un approccio circolare e rinnovabile nella moda, rendendo l’azienda ancora più etica ed equa. Questo è il motivo per cui hanno sviluppato una nuova strategia per implementare il loro lavoro sulla sostenibilità.

Il report informa inoltre rispetto al programma “Fair Living Wage”, che promuove migliori condizioni di lavoro nell’industria tessile: 140 fabbriche di fornitori H&M stanno implementando il miglioramento dei sistemi di gestione dei salari, in una misura che interesserà circa 250.000 lavoratori. In totale 290 fabbriche di fornitori fanno parte dei programmi di dialogo sul posto di lavoro, raggiungendo così circa 370.000 lavoratori. Tali programmi sono in corso di attuazione in 8 Paesi di produzione.

Tratto da Fashion Network

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