I top multibrand italiani vanno meglio del lusso

Il lusso non conosce crisi in Italia. Soprattutto nel canale dei multibrand che stanno vivendo una vera e propria nuova giovinezza negli ultimi anni a suon di aperture e progetti sull’online. La conferma arriva anche dai dati economici. 

Secondo la consueta analisi condotta da Pambianco Strategie di Impresa, i bilanci dell’ultimo esercizio fiscale delle principali 36 insegne di abbigliamento di fascia alta in Italia hanno evidenziato un aumento del fatturato del 23,4 per cento. E, grazie a questo balzo in avanti, il turnover nel 2016 ha superato il miliardo di euro, con un ebitda che si attesta sul 5,1% del fatturato (nel 2015 era del 5,7%).

Più della metà del fatturato del panel considerato (631 milioni) è in mano a dieci nomi, o meglio a dieci gruppi di multibrand dato che queste realtà ormai contano su un nutrito network di negozi. E sono gli stessi che sfoderano percentuali di crescita da start up, con picchi che raggiungono il 60 per cento. Il merito di tanta vivacità, più che al mercato interno ormai poco incisivo dal punto di vista delle vendite, è da attribuirsi alla clientela straniera.

Secondo i dati analizzati da Pambianco, la vendita in Italia a clientela straniera delle principali boutique multibrand italiane si aggira infatti oltre il 70%, complice il fatto che acquistare in Italia consente un risparmio non di poco conto. In alcuni casi si tratta di acquisti privati, in altri si tratta del cosiddetto mercato ‘parallelo’, ovvero la vendita da negoziante a negoziante e che è ormai un business consolidato per il settore. Con vendite ormai monopolizzate dagli ordini della clientela estera, il passo successivo per le boutique multibrand è quello di fidelizzare il cliente, singolo o venditore, una volta tornato a casa.

E qui gioca una carta fondamentale il web. L’acquisto inizia dal negozio e prosegue poi online. Dove ci si sta attrezzando al meglio, tanto che per alcune delle boutique delle top 10 per fatturato, l’e-commerce rappresenta una fetta di guadagni non di poco conto e destinata ad aumentare sensibilmente nei prossimi anni.

Tratto da Pambianconews.com

 

 

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