I retailer beauty accelerano sull’e-commerce

Secondo i dati del settore, nel 2015 gli acquisti online di cosmetici hanno registrato un aumento del 22% rispetto all’anno precedente, una percentuale superiore a quella dell’intero net retail italiano (+19%), per un valore di 175 milioni di euro. Le previsioni per il 2016 sono di 200 milioni di euro con 5,2 milioni di acquirenti contro i 4,7 milioni dell’anno scorso, cresciuti del 18% rispetto al 2014. 

Tra le categorie più gettonate, in prima posizione ci sono i profumi, con un valore di 32 milioni di euro, seguiti dai prodotti per la cura del corpo (22 milioni) e del viso (18 milioni). In quarta posizione gli articoli per i capelli (17 milioni) e in quinta il make-up (16 milioni).

La caratteristica più apprezzata dell’e-commerce è la comodità. Secondo una ricerca condotta da Human Highway per Cosmetica Italia, i primi cinque elementi per un servizio di acquisto online soddisfacente sono: le spese di spedizione e consegna gratis (24,5%), il prezzo conveniente (22,4%), la chiarezza (14,3%), la sicurezza e affidabilità (10,2%), e la possibilità di ricevere campioncini e tester (8,2%).

Giacomo Fusina, CEO di Human Highway, ha spiegato che la cosmetica è un settore ancora agli arbori rispetto ad altri in cui il web si è già affermato da tempo. Tuttavia, molti indicatori suggeriscono che nei prossimi anni crescerà con un tasso superiore alle media.

Un altro elemento che fa ben sperare nel futuro è il fatto che l’esperienza di acquisto digitale di beauty è generalmente molto soddisfacente, e coloro che hanno iniziato a servirsi dello shopping online difficilmente smetteranno, anzi è probabile che aumentino la frequenza d’acquisto nei prossimi anni.

Il web influenza anche chi preferisce comprare i cosmetici nei negozi tradizionali: infatti, il 35% dei consumatori ha visitato il sito dei prodotti che acquista, nel 31% dei casi li ha cercati su Internet, ha confrontato i prodotti con un comparatore (14%) o ha letto commenti e valutazioni sui social (10%).

Fusina ha aggiunto che i retailer beauty si stanno accorgendo che nei negozi arrivano clienti già informati e consapevoli delle alternative proposte online. Basti pensare che il 92% dei visitatori dei punti vendita porta con sé un cellulare connesso a Internet, e ogni 100 acquisti tradizionali 7,3 sono associati a un ruolo dello Smartphone che il consumatore giudica determinante per la propria decisione. Per questo motivol’83% delle insegne del retail tradizionale di cosmetica rende possibile comprare online, e il 44% propone app che nel 22% dei casi possono essere usate in negozio per supportare l’acquisto tradizionale.

 

Tratto da Il Sole 24 Ore

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