Ikea, focus su ecommerce ed Amazon

Dal Black Friday è arrivata la conferma: gli affari su internet crescono quest’anno a livello globale del 13,8% contro il 3,8% del commercio tradizionale, e in italia l’aumento è ancora più significativo: +43% su alimentare, +31 % l’arredamento. Tutti i big così si attrezzano.

 Spazi e tempi per reagire, per le insegne tradizionali, ci sono. Anche nell’elettronica e negli elettrodomestici, digitali per definizione, l’incidenza dell’online in Italia è di poco superiore al 13%, contro il 20 della Francia e il 30 della Germania. Il trend è destinato a crescere, l’arrivo degli over-the-top (come Amazon) ha sicuramente accelerato il cambiamento delle abitudini e portato la sfida a un livello più alto, che richiede coraggio e investimenti

Non a caso Unieuro sta investendo su entrambi fronti, online e offline. Quest’anno ha acquisito diversi punti vendita, ma anche, per 10 milioni di euro, la startup di e-commerce Monclick. Spesso è meglio integrare prodotti e competenze digitali così, piuttosto che svilupparle in casa.

In un settore contiguo come l’arredamento, dunque, anche Ikea sta andando in direzione simile. Presto il gigante svedese inizierà a vendere le sue librerie Billy nei negozi digitali di terzi. L’azienda non ha fatto nomi, ma è logico pensare a Amazon e probabilmente anche Alibaba. Una rivoluzione, il riconoscimento, da parte di uno dei più grandi venditori del secolo, che vendere online è mestiere diverso. Nel frattempo però Ikea investe anche nella rete fisica. Affiancando ai classici megastore, spesso periferici e scomodi da raggiungere, punti cli ritiro e negozi più piccoli all’interno delle città.

L’acquisto online di arredamento in Italia è una nicchia da 900 milioni di entro. Ma è uno dei rami dell’e-commerce che cresce di più, +31%. Chi fa meglio, +43% per 900 milioni, è l’alimentare, che però ha logiche peculiari. 

Dopo quello dei regali di Natale, il prossimo grande scontro tra fisico e digitale potrebbe essere quello per il carrello della spesa. Specie se Amazon, come qualche analista ipotizza, dovesse acquisire anche in Europa una catena della distribuzione. 

Tratto da Affari&Finanza – Repubblica

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