In futuro il supermercato Amazon dei robot

All’ingresso è sufficiente loggarsi tramite un’app e grazie all’impiego di TAG RFID sui prodotti al termine della spesa non c’è bisogno di passare dalle casse ma solo attraverso barriere elettroniche. L’addebito avviene direttamente sulla propria carta di credito abbinata all’applicazione.

L’azienda starebbe lavorando a un progetto ancora più ambizioso: una drogheria a due piani dove i robot nella zona sovrastante prendono i prodotti e li imbustano per i clienti di sotto. Si parla di un potenziale di 4mila oggetti, dalla frutta alla verdura, senza contare uova, carne, formaggi, vini, etc. Non si esclude anche la presenza di una farmacia.

Amazon impiegherà la tecnologia per ridurre il lavoro. Pare che ogni struttura potrebbe essere gestita con uno staff di sole 10 persone, organizzati in 6 per turno giornaliero. Un manager si occuperebbe di gestire l’accreditamento per il servizio consegne a domicilio Amazon Fresh, un inserviente si occuperebbe di rifornire gli scaffali e altri due gestirerebbero la zona “drive-thru” per le consegne in auto stile fast-food. Infine al piano di sopra due lavoratori supervisionerebbero l’attività dei robot impegnati nella raccolta, imbustamento e consegna dei prodotti sfruttando nastri trasportatori e piccoli montacarichi.

Il risultato di questa grande operazione – se mai dovesse andare in porto – è che i profitti salirebbero alle stelle. Food Marketing Institute stima che il margine medio di profitto operativo della grande distribuzione su questi beni oggi sia di circa l’1,7%; il sistema Amazon consetirebbe di raggiungere il 20%

Nel 2015 l’industria di settore ha impiegato 3,4 milioni di lavoratori nel mondo con una media di addetti per struttura di 89 unità e vendite di circa 2 milioni di dollari. Il consulente Amazon Brittain Ladd, autore di “A Beautiful Way to Save Woolworths” sostiene che l’automatizzazione più estrema consentirebbe margini tra il 22% e il 40% a seconda delle dimensioni e configurazioni degli store. Non ci vuole molto a immaginare quale potrebbe essere la riduzione dei costi di una struttura che magari passa da 89 dipendenti a 6.

Inoltre, nella visione Amazon, i clienti potrebbero essere obbligati ad aderire ad Amazon Prime e fornire così un tracciamento perfetto dei consumi e delle preferenze.

Le fonti parlano di valutazioni al primo stadio, Amazon nega di stare pensando a una catena di supermarket basata sui robot. La verità è probabilmente nel mezzo. E il limite forse è solo legato al costo delle tecnologie da impiegare. Oltre che alle pesanti conseguenze sull’occupazione.

tratto da https://www.tomshw.it

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