Katara Plaza: cultura, arte e shopping

L’8 marzo a Doha, il Gruppo Ali Bin Ali, leader per il retail di lusso in Qatar, ha svelato le sue intenzioni di gestire il progetto Katara Plaza che aprirà nel 2016. La prima piazza commerciale a cielo aperto nel Qatar, che in partnership con le Galeries Lafayette, noto nome francese anch’esso leader indiscusso di vendita al dettaglio in Francia e nel mondo nei settori della moda e beni di lusso, e evian®SPA, che nella stessa sede inaugura il primo centro benessere del Medio Oriente, si appresta a essere uno dei luoghi più grandi e più strategici in Qatar non solo dal punto di vista del mercato moda e benessere, ma anche come complesso culturale che combina l’identità nazionale qatariota con il concetto di arti globali.

Il Katara Plaza, infatti, come hanno raccontato in un’avveniristica conferenza stampa in da “mille e una notte” fornirà un’esperienza unica e diversa in quanto all’architettura del posto aggiunge una selezionata scelta di spazi disegnati ad hoc per i clienti, come boutique, galleried’arte, teatri, piazze, giardini e ristoranti importati dai luoghi più esemplari del patrimonio culturale e tradizionale di tutto il mondo, offrendo quindi, un’esperienza di vita totale, che include shopping, ovviamente, ma anche relax, entertain, wellness, food e tempo libero.
E non finisce qui. Altra scelta pionieristica di Katara Plaza riguarda anche lintento di rendere il villaggio un luogo children friendly con un modello di innovazione e progettazione architettonica che riproduce la forma di due grandi regali avvolti in nastri rossi e in oro e iniziative speciali che intratterranno i bambini con attività ludiche, istruttive e creative nello stesso tempo.

Innovazione, quali l’idea di rendere il distretto culturale un modello unico e senza precedenti finanziato dagli investimenti della fondazione con lo scopo di realizzare una civiltà che sia un’incarnazione della visione profonda della leadership nazionale del Qatar e di perseguire l’obiettivo di passare da semplice comunità economia dipendente dalle risorse di idrocarburi a comunità dipendente dalle risorse di un’economia della conoscenza.

tratto da fashionmag.it

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