Kors va sotto le stime, ma punta ai 2 miliardi per Versace

Michael Kors Holdings ha annunciato, per la prima volta in due anni, risultati inferiori alle attese nel secondo trimestre del 2019, ma vede rosa per il futuro, soprattutto grazie all’acquisizione di Versace (con il closing dell’operazione cambierà nome in Capri Holdings). Il colosso statunitense,ha chiuso i tre mesi da luglio a settembre con ricavi in crescita del 9,3% a 1,25 miliardi di dollari (pari a circa 1,09 miliardi di euro), leggermente sotto le stime degli analisti per 1,26 miliardi. La performance, che è da collegare principalmente a un calo delle vendite in Europa (-10%), ha fatto affondare il titolo a Wall Street, che ha chiuso la seduta di ieri con ribassi oltre il 14 per cento. L’utile netto è stato di 137,6 milioni di dollari, contro i 202,9 milioni di dollari dello stesso periodo dello scorso anno.

Nel corso della call con gli analisti, il presidente e AD del gruppo a stelle e strisce John D. Idol, si è però dichiarato ottimista soprattutto per quanto riguarda Versace: si prevede infatti una crescita dei ricavi dai 775 milioni di dollari previsti per il 2018 a 850 milioni nel 2019. Le vendite dovrebbero poi salire a 1,2 miliardi nel 2022 (+50% nell’arco di quattro anni) e, nel lungo periodo, a 2 miliardi.

La crescita della griffe dovrebbe passare anche da un incremento dei punti vendita, che dai 220 attesi a fine 2018 dovrebbero diventare 250 a fine 2022, con un obiettivo ultimo di 300 negozi. Idol ambisce anche a migliorare il mix di prodotto, puntando su online e accessori: l’obiettivo è infatti quello di far salire la quota di ricavi generata dalle vendite di borse e calzature dal 35 al 60%, anche grazie all’e-commerce.

Il manager ha inoltre confermato l’obiettivo futuro di 8 miliardi di dollari di ricavi per l’interno gruppo (.33% dagli attuali 6), di cui cinque dal marchio Michael Kors, due da Versace e uno da Jimmy Choo.

Tratto da: pambianconews.com

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