La distribuzione riduce le emissioni in Italia

Una distribuzione moderna più sostenibile ma anche più cosciente delle sfide per fare “buona impresa”. Federdistribuzione, che riunisce le principali catene commerciali, ha presentato a Roma la terza edizione del “Bilancio di sostenibilità della distribuzione moderna organizzata”, in collaborazione con Altis dell’Università Cattolica di Milano.

L’evento è stata l’occasione per riflettere su come il fare impresa secondo criteri di responsabilità sociale e sostenibilità si debba confrontare con le nuove sfide. Tra queste ultime, in primis la digitalizzazione e l’introduzione della tecnologia che lega ogni aspetto della gestione d’impresa.

 Nel 2017 il Politecnico di Milano ha stimato in 27miliardi, +87% in 5anni, gli acquisti degli italiani. Le vendite online rappresentano il 31% nel turismo, il 22% nell’informatica, il 7% nell’abbigliamento, lo 0,5% nell’alimentare (ma in fortissima crescita).

 «Va affrontata – ha detto Giovanni Cobolli Gigli, presidente di Federdistribuzione – la disparità di regole tra chi operane l’online e chi lo fa nell’offline. Le regolamentazioni, nazionali e regionali, su promozioni e sottocosto, valgono per il commercio fisico ma non si applicano all’e-commerce».

 «Sappiamo inoltre come le imprese di puro commercio online abbiano la possibilità di non pagare le tasse locali ponendo le sedi legali nei cosiddetti paradisi fiscali – ha aggiunto Cobolli Gigli -. Siamo di fronte a una vera e propria concorrenza sleale. Siamo in prima linea in questa battaglia, chiedendo anche per il commercio fisico le semplificazioni di cui gode l’online, come la piena liberalizzazione delle promozioni».

Sul tema della quarta rivoluzione industriale nel mondo del lavoro, Federdistribuzione sollecita incentivi per i percorsi formativi da parte del Governo per scongiurare effetti spiacevoli sull’occupazione.

Mentre sull’uso efficiente delle risorse, Federdistribuzione, dati alla mano, sottolinea la responsabilità dei suoi associati: nel 2016 hanno tagliato i consumi di energia per metro quadro dell’8% e aumentato dell’8,3% quella proveniente da fonti rinnovabili (fino al 65% del totale).

Infine il tema della lotta allo spreco che in ltalia è quantificato in 2,6 miliardi, il 15,4% dell’intero consumo alimentare. Federdistribuzione è partner, per esempio, del Banco Alimentare Onlus. «Il fatto di fare donazioni da parte di un’impresa è testimonianza di senso di responsabilità sociale e di etica – ha concluso Cobolli Gigli -. Sarebbe quindi auspicabile che una parte di questo risparmio venisse convertito in premialità per i soggetti che donano, ad esempio riducendo la tassa sui rifiuti».

Tratto da Il Sole 24 Ore

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