La guerra delle aperture festive divide la Gdo

La querelle tiene banco da tempo, ma ora la compagine di chi è a favore e chi è contro sta assumendo nuove identità. Sulla questione delle aperture festive e domenicali dei punti vendita, Coop ha deciso di appoggiare la linea grillina. “Condividiamo quanto già proposto dal vice presidente Di Maio, chiedendo che vengano introdotte 12 chiusure obbligatorie ogni anno. Siamo per una nuova regolamentazione che superi la liberalizzazione”, ha precisato Stefano Bassi, presidente di Ancc-Coop alla presentazione del bilancio economico sociale 2017 di Coop. 

Dopo l’annuncio di Di Maio e la reazione di Coop, gli schieramenti si sono riposizionati. L’associazione nazionale Cooperative Dettaglianti Ancd/Conad ha espresso in una nota la sua netta contrarietà. “Fare un passo indietro rispetto a quanto già stabilito dalle norme in vigore, proprio in un momento in cui la distribuzione organizzata subisce la concorrenza sleale dell’e-commerce, significherebbe mettere a rischio migliaia di posti di lavoro e privare i cittadini di un servizio prezioso”. Poi l’invito al governo “a riflettere su questo tema, ascoltando tutti i soggetti coinvolti”. Anche Federdistribuzione è contro: “19,5 milioni di persone acquistano la domenica, 12 milioni nella sola Distribuzione Moderna Organizzata: per questo gradimento dei consumatori siamo favorevoli all’attuale normativa sulle aperture domenicali e festive. Riteniamo infatti siano un vero servizio per i cittadini, che ne avrebbero un danno se si dovesse tornare indietro dopo oltre 6 anni di liberalizzazione”, spiegano in un comunicato.

Tratto da gdonews.it

Vuoi diventare socio

di Retail Institute Italy?