Lavazza, un selfie sul cappuccino

Un cappuccino personalizzato per il gotha di Hollywood, un espresso sui campi da tennis, in attesa di svelare il nuovo format di ristorazione in collaborazione con lo chef Ferran Adrià a Torino e il primo Bistrot insieme a Slow Food. Il gruppo Lavazza, 1,9 miliardi di fatturato e un impegno da 4 generazioni a diffondere la cultura del caffè, moltiplica i touch point promozionali nel segno del made in Italy. Già espresso ufficiale alla serata dei Golden Globe lo scorso gennaio, il marchio, che negli Stati Uniti realizza circa il 10% del fatturato, ha rinnovato la sua presenza per il terzo anno alla «Night Before», la serata di charity pre-Oscar a sostegno del Motion picture & television fund, il fondo dell’industria dello spettacolo. 

La coffee experience ha fatto capolino ai Fox Studios di Los Angeles insieme a Francesca Lavazza, già supervisor dei progetti speciali, dall’arte al calendario. Presso il pop up Lavazza i cappuccini personalizzati con la propria immagine stampata sulla schiuma via tablet, ma anche gli ultimi drink realizzati dagli specialisti del Training Center Lavazza. 

Per Lavazza il 2018 segna anche il debutto nell’esperienza enogastronomica. Dopo il lancio del Coffeesphère, il caffè a tuorlo presentato nel 2004 al Salone del Mobile di Milano insieme a Ferran Adrià, è atteso per aprile il primo ristorante molecolare «Condividere by Lavazza» che segna il ritorno alla collaborazione con lo chef catalano. Interni firmati dallo scenografo premio Oscar Dante Ferretti, il ristorante sorgerà nel centro Lavazza La Nuvola, che sarà inaugurato a metà aprile a Torino. A gestirlo il cuoco Federico Zanasi. Affacciato sulla nuova piazza-giardino, sarà anche un altro format di nuova concezione: si tratta di Bistrot, uno spazio di ristorazione collettiva sviluppato in collaborazione con Slow Food.

Tratto da Italia Oggi

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