Le imprese italiane sono sostenibili, ma non lo dicono

Ambiente sì, ma non solo: il mondo delle imprese italiane dimostra di avere sempre più a cuore il tema della sostenibilità, in un contesto a tutto tondo, in cui l’attenzione agli aspetti dell’ecologia è solo parte di un nuovo impegno. Lo confermano i dati emersi dall’indagine 2018 dell’’Osservatorio permanente su sostenibilità e comunicazione’ (684 interviste condotte a buon fine), presentati dal nuovo consorzio Sic-Società italiana comunicazione, composto da tre agenzie di comunicazione – Homina, Mediatyche ed Extra – e da Format Research.

La responsabilità non è solo un costo, ma soprattutto un’opportunità: per più di un’impresa su due (il 55,6% del 2018 contro il 54,3% dello scorso anno) la sostenibilità rappresenta un’occasione per migliorare i processi e renderli più efficienti. Del resto, oggi, solo il 6,1% degli intervistati la considera una pura spesa, mentre per il 35,4% la sostenibilità rappresenta “il modo di fare impresa da qui in avanti” (+5,8%).

Venendo alle politiche di sostenibilità, emerge che il 76,4% dei soggetti che si sente “molto” o “abbastanza” sostenibile investe in politiche che toccano tutti i comparti, o buona parte di essi. Dati che dimostrano che, rispetto a quanto rilevato nel 2017, c’è più consapevolezza in merito alle tre dimensioni della sostenibilità: il 41,5% sa che, per ritenersi sostenibile, deve contemporaneamente rispettare parametri di tipo ambientale, sociale ed economico.

L’impatto ambientale è ormai una priorità di cui le imprese tengono conto nei progetti, prodotti e processi: lo dichiara l’88% e questa attenzione si esplica nella facilità di riciclo e riuso dei singoli componenti quando il prodotto è a fine vita (36,7%), nel ricorso a materie prime frutto di attività di riciclo (34,5%), nella riciclabilità dei materiali utilizzati (32,8%), nel risparmio di materie prime non rinnovabili (20,6%).

La ricerca ha appurato, in conclusione, un’evidenza: la sostenibilità è efficace a livello commerciale (81,7%), è un vantaggio competitivo (76,7%), e, soprattutto, contribuisce a migliorare la reputazione di un’azienda (87,2%). Eppure, se traduciamo questi dati in attività concrete di promozione e comunicazione, le percentuali scendono drasticamente: solo l’11,5% ha una strategia di comunicazione verso l’esterno delle proprie performance economiche, ambientali e sociali. La stragrande maggioranza (l’84,6%) non ha invece risorse allocate per redigere un bilancio di sostenibilità, lo strumento con cui raccontare la propria ‘anima’ e la propria responsabilità a tutti gli stakeholder.

Tratto da distribuzionemoderna

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