Lidl, difficoltà nel mercato americano

Secondo gli analisi, che hanno esaminato le performance di nove location Lidl distribuite tra gli stati della Virginia, il North Carolina e South Carolina, si è registrato un netto calo di performance per il discount tedesco. Infatti, stando ai numeri pubblicati da Wall Street Journal, i negozi richiamavano un traffico in store pari all’11% a luglio, sceso però drasticamente a meno dell’8% nel mese di agosto.

Questo potrebbe non essere l’unico segnale di una performance negativa da parte di Lidl. Infatti, degli esperti del settore hanno evidenziato delle pecche anche nella strategia di Lidl nel mercato USA: per esempio, il fatto che gli store siano troppo grandi e costosi da gestire, contando spesso poche file per il check out su superfici di vendita molto ampie, tutti elementi che potrebbero dare una percezione negativa ai consumatori. Anche i prodotti, nonostante offrano un’ampia scelta e alimenti freschi, sembrerebbero non rispondere adeguatamente ai giusti dei clienti.

I diretti competitor Aldi e Trader Joe’s affermano di non essere preoccupati del confronto con Lidl. In particolare Aldi sembra essere il retailer più impegnativo, con cui si prospetta una battaglia in salita. Infatti, sta attraversando un momento di grande espansione e crescita negli USA, che lo porterà ad aumentare da quota 1.300 store fino a raggiungere 2500 punti vendita nei prossimi 5 anni.

Lidl invece deve fare i conti anche con una serie cambiamenti al vertice aziendale. Tuttavia, un portavoce del retailer tedesco ha affermato che la chiave del successo non è tanto verificare se il loro modello di business funziona in un nuovo mercato, ma piuttosto essere abili ad adattarsi al mercato in cui si intende entrare.

Tratto da Wall Street Journal

Vuoi diventare socio

di Retail Institute Italy?