Luxottica, in arrivo la rivoluzione digitale

È iniziata una nuova rivoluzione in Luxottica, questa volta digitale. 

Infatti, l’azienda ha recentemente creato una digital factory a Milano, dove lavorano oltre 100 persone in collaborazione diretta con la Silicon Valley. Entro l’estate sarà inoltre attivo un database che aggrega i dati del gruppo bellunese, dalla materia prima al negozio fisico, di ogni singolo reparto, divisione o Paese.

Inoltre, in occasione dei Luxottica Days, l’azienda ha fornito alcune anticipazioni sul futuro dei negozi di ottica: le vetrine degli store saranno presto dotate di riconoscitori facciali, in grado di registrare dove si sofferma maggiormente lo sguardo dei consumatori. Gli occhiali saranno disposti su speciali espositori: chi li prende in mano potrà ricevere informazioni sul prodotto da speciali schermi connessi con i display. Grazie al sistema a realtà aumentata Virtual Try-on, si potranno indossare più modelli virtualmente. Uno specchio intelligente proporrà una serie di alternative agli occhiali cui un cliente è interessato.

Le prime applicazioni di tutte queste tecnologie, che puntano a migliorare l’esperienza negli store di ottica, sono in programma entro fine anno. Gli schermi digitali, dovrebbero salire a 20mila entro fine 2018, dai 4mila attuali, introdotti per sostituire la cartellonistica in negozio. 

Amazon e Google non sono considerati una minaccia per il player dell’occhialeria. Del Vecchio ha affermato che loro fanno un mestiere diverso: producono occhiali, che vogliono vedere indossati da tutti. Amazon e Google non sono considerati concorrenti, possono essere buoni clienti. Aggiunge che digitale vuol dire prima di tutto cambiare il modo in cui lavorano e portare opportunità nel settore, arrivando a portare tanti giovani a entrare in azienda con le nuove professionalità che prima non erano presenti.

Le principali “rivoluzioni” nel gruppo, che hanno preceduto quella digitale, sono state l’acquisizione della licenza Armani, l’ingresso nel retail americano, con l’acquisto della catena LensCrafters e il rilancio del marchio Ray-Ban.

Tratto da Fashion Magazine

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