Lvmh corteggia le bici Pinarello

Non si arresta la corsa a comprare brand di nicchia. L’ultima preda è dunque Pinarello, il marchio di biciclette da corsa di Treviso. Secondo quanto diffuso nei giorni scorsi dalla Tribuna di Treviso, Pinarello sarebbe finito sotto le mire di Lvmh, il colosso del lusso capitanato da Bernard Arnault. E non sarebbe la sola. Sempre secondo i rumors, il colosso francese avrebbe messo gli occhi su altri gioielli del Veneto del ciclismo, del tempo libero e del wellness.

Le grandi griffe sono del resto a caccia di nicchie sempre più esclusive, sempre meno inflazionate, sempre più capaci di far sognare i consumatori, legandoli a esperienze più che a semplici prodotti. La capacità di Lvmh di recuperare terreno anche nei momenti più difficili per il lusso, come quello attuale sul fronte dei listini, è basata proprio sulla capacità di scovare sempre nuove nicchie. 

Pinarello sarebbe la prima acquisizione nel settore sport. Ma sport, wellness e dintorni sono appunto il grande lusso dei nostri tempi. Pinarello, fondata nel 1952 è ancora oggi della famiglia guidata da Fausto Pinarello, produce 40 mila pezzi l’anno per 51,5 milioni di euro di fatturato, realizzati per l’85% in Usa, Giappone e Australia. Un campione per tirare la volata del nuovo business sui mercati stranieri. 

tratto da Affari & finanza

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