Mercatone Uno prova il rilancio con la gestione Shernon Holding

Sotto la nuova gestione sono finite, all’interno della stessa operazione di acquisizione degli store dal valore complessivo di 25 milioni di euro, anche la sede di Imola e la piattaforma logistica di oltre 50mila mq situata in provincia di Bologna. Un passaggio di consegne che ha segnato la fine del commissariamento e le preoccupazioni di 1.885 dipendenti.Il nuovo corsoValdero Rigoni e i nuovi dispositivi tech di Mercatone Uno.

Sul piano della crescita, il piano di rilancio di Mercatone Uno pensato da Shernon Holding punta a raggiungere i 500 milioni di euro di fatturato nei prossimi quattro anni. «Abbiamo tutta l’intenzione di rilanciare fortemente il brand sul mercato,  migliorandone l’offerta e il posizionamento, adattandoli ai nuovi stili di vita e di consumo.

Abbiamo acquisito Mercatone Uno nell’anno in cui il marchio celebra il suo 35° anniversario e vogliamo che questo compleanno diventi il trampolino di lancio verso una rinnovata posizione di leadership nel mercato nazionale», ha affermato Valdero Rigoni, ceo di Shernon Holding. Concretamente, la prima mossa sarà il refitting di tutti i punti vendita in un’ottica di maggiore rapporto col cliente (masterclass, workshop sul fai da te, ecc). A questo si accompagnerà un potenziamento del canale online e una politica di prezzi che sappia coniugare la tradizionale convenienza a una nuova cura estetica del prodotto.La rete di vendita«Vogliamo convincere i clienti a visitare un punto vendita creando un’esperienza retail moderna. In questo senso, il potenziale fornito dai circa 600.000 mq di Gla ci permettono di essere estremamente flessibili, nelle scelte dei partner e delle categoriemerceologiche», ha affermato Rigoni. Il primo banco di prova è la presentazione, l’8 novembre, del nuovo catalogo che verrà distribuito in 5 milioni di copie e periodicamente terrà conto della variazione dell’assortimento. Le stesse che potranno essere verificate anche sia sul sito eCommerce che all’interno degli store fisici grazie al ricorso a tecnologie omnicanale come la realtà aumentata, gli I-wal e dispositivi multifunzione che permetteranno di ampliare l’offerta riducendo gli stock.

Tratto da retailfood.it

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