Millenials e Food, vince la convenienza

Secondo quanto riporta la ricerca promossa da Attest che ha preso in esame il mercato inglese, i Millennials rappresentano la forza trainante nella domanda di nuovi servizi di distribuzione di generi alimentari, del takeaway e della ristorazione. Mentre il 50% ancora visita i negozi di alimentari per fare la spesa settimanale, il 14% la effettua on-line e il 36% spende “al bisogno”, recandosi in diversi food shop più volte nel corso dei sette giorni. Quasi un quarto dei Millennials guarda con interesse ad AmazonFresh, tuttavia un terzo di loro non ha mai sentito parlare del servizio e il 15% non ha intenzione di utilizzarlo. Soprattutto, la ricerca dimostra come le vendite aumentino in occasione di sconti e svendite, attirando soprattutto un pubblico composto da giovani e famiglie, piuttosto che anziani. Le nuove generazioni cercano quindi la convenienza e il risparmio prima di qualsiasi altra cosa.

In merito, Jeremy King, CEO e fondatore dell’Attest, ha dichiarato che il rapporto mette in luce una grande quantità di nuove tendenze e opportunità per la continua innovazione e crescita nel settore degli alimenti e bevande. Questo è particolarmente vero per i consumatori più ricchi, urbani e più giovani, dove le tendenze si stanno evolvendo velocemente, con maggiori valori in gioco. I vincitori saranno le organizzazioni che avranno la capacità di individuare, esplorare e agire su ciascuno di questi bisogni di consumo in evoluzione, ad un ritmo sempre crescente. Conclude affermando che è il momento per le aziende food di iniziare ad evolversi allo stesso ritmo dei consumatori.

Una relazione di BRC e di Nielsen ha anche evidenziato l’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari, con aumento in media dell’1,4% a giugno – il più alto da gennaio 2014.

Helen Dickinson, direttore esecutivo del British Retail Consortium, ha commentato che il fatto che i prezzi sono al ribasso rispetto al 2016 non dovrebbe essere frainteso. I numeri dell’anno su anno contraddicono il fatto che i prezzi abbiano registrato una crescita superiore agli ultimi sei mesi.  L’inflazione sui prezzi alimentari è stata costante nel mese scorso, anche se in un territorio fortemente positivo; mentre le varie prestazioni nelle categorie non alimentari hanno scoperto una lieve riduzione della deflazione.

A cura di Retail Project

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