Ristoratori testimonial di Metro

Con uno slogan e una campagna rivolti al canale di riferimento, l’insegna cash and carry Metro vara il suo piano di rebranding e una nuova comunicazione in cui sono protagonisti i clienti.

Cambia il logo (rimane il biscotto blu ma spunta un angolo giallo) e arrivano storie da raccontare, protagonisti i testimonial dell’horeca in Italia e nel mondo: come Lilian con i suo bistrot Cocotte di Segrate (Milano) che sogna un ristorante che «fa la differenza» e lavora dalla colazione all’aperitivo insegnando alle persone a nutrirsi meglio. Poi a livello internazionale gli ambasciatori del marchio si chiamano di volta in volta Christa, che in Germania ha portato la sua famiglia a sposare il digitale, oppure Vijay che dall’India racconta come vuole trasformare il suo negozio di vicinato nel miglior puntovendita «sulla piazza», e ancora Elliott che offre catering «sostenibile» in Belgio.

Per sottolineare il coinvolgimento quotidiano nel supporto ai clienti, Metro ha poi voluto rendere esplicito il messaggio affidato sin dalla fase teaser della campagna, alla voce dei dipendenti. Fino a 4 giorni fa la comunicazione veicolata a livello mondiale era «Noi non lavoriamo per Metro». Da ieri si spiega così: «Noi lavoriamo per Lilian» e ancora «Noi lavoriamo per Christa» oltre ai milioni di clienti che l’insegna vanta in 20 paesi del mondo. 

«Vogliamo essere un supporto costante per i nostri imprenditori», afferma Tanya Kopps, nuovo ceo di Metro Italia, «e cerchiamo costantemente il miglior”fine tuning” tra la nostra offerta e le esigenze del mercato». 

Il rapporto con gli operatori del settore è in continua evoluzione anche se in Italia sono «solo» 250 mila su una base clienti di 1,5 milioni di persone, ma con una quota business di circa il 70%. 

Tratto da italiaoggi

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