Sainsbury’s e Asda, l’Antitrust indaga sulla fusione

In ballo c’è un affare da oltre 11 miliardi di euro che porterà sotto lo stesso tetto il secondo e il terzo player della grande distribuzione britannica; Sainsbury’s e Asda si preparano infatti a una fusione che darà vita al principale colosso nel settore, con una quota di mercato congiunta superiore al 31%, quattro punti in più dell’attuale leader Tesco, impegnato adesso a investire sull’insegna discount Jack’s. Un’operazione che permetterà ai due retailer di unire le forze per contrastare l’ascesa di Aldi e Lidl, nonché l’offensiva di Amazon.

 Dopo aver completato il primo step delle indagini, infatti, la CMA ha dichiarato di voler procedere a verifiche più approfondite, sottolineando inoltre che gli store dei due rivenditori si sovrappongono in centinaia di località. Con rischio, secondo l’autorità, di costringere poi gli shopper ad affrontare un rincaro dei prezzi, o comunque ad avere un servizio peggiore.

Secondo diversi analisti, il principale problema è nelle circa 300 aree dove i negozi di Sainsbury’s e Asda sono dominanti e distanti dagli altri competitor. Qui la CMA potrebbe decidere di forzare i due player a cedere uno degli store alla concorrenza. Molto dipenderà, come riporta una ricerca di UBS, dall’eventualità che l’autorità riconosca o meno i discount tedeschi come effettivi concorrenti. Nel primo caso il nuovo gigante distributivo dovrebbe cedere dai 28 ai 54 negozi. Nel secondo, invece, il numero degli store sarebbe compreso addirittura tra i 132 e 161, mettendo così seriamente a repentaglio la stessa fusione.

Tratto da foodweb.it

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