Samsung Pay, la sfida ad Apple Pay


Samsung Pay
è arrivato ufficialmente in Italia. Il sistema di pagamenti mobile dell’azienda sudcoreana è pronto a sfidare Apple Pay, disponibile nel nostro paese ormai da maggio 2017. La partita si giocherà sul differente modello di business, così come evidenziato nel nuovo report dell’Osservatorio Digital Innovation del Politecnico di Milano, che ha posto la lente d’ingrandimento sulla situazione del Mobile Payment & Commerce.

Quando Apple Pay ha debuttato in Italia, l’azienda di Cupertino ha coinvolto, inizialmente, Unicredit, Carrefour Banca e Boon. Successivamente si sono aggiunti altri partner, fra cui Banca Mediolanum, American Express, Widiba, Edenred, N26, Nexi, CartaBCC di Iccrea Banca, HYPE, Buddybank, Allianz e Bunq.

Samsung ha invece scelto di partire fin da subito con tutte le principali banche italiane: da Banca Mediolanum a BNL, da CheBanca! a Hello Bank!, passando per Nexi e Intesa Sanpaolo, fino ad arrivare a Unicredit. Una schiera di partner dunque molto nutrita, che potrebbe rappresentare uno dei punti di forza per il sistema di pagamenti dell’azienda sudcoreana.

Se da una parte Apple chiede alle banche associate una commissione in percentuale (comunque inferiore allo 0,15%) per ogni transazione, Samsung invece non prevede retrocessione economica di una commissione. A questo va aggiunto come alcuni gruppi finanziari (Intesa Sanpaolo, Unicredit, Nexi, MPS, BNL ed Hello Bank!) abbiano investito anche nelle soluzioni proprietarie (dette cloud-based e basate su HCE), che consentono di estendere il servizio anche ai possessori di altri dispositivi (in genere Android). La sfida tra Samsung e Apple, che già si contendono il primato come aziende produttrici di smartphone, è pronta a spostarsi anche nell’ambito dei pagamenti mobile. Il colosso di Cupertino, in questi ultimi anni, ha spinto particolarmente per diversificare il proprio business, soprattutto in relazione al settore dei servizi. L’azienda sudcoreana non resterà certo a guardare.

Tratto da tomshw.it

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