Shanghai Tang riparte dall’Italia

Produzione made in Italy ma con uno stile frutto di un melting pot di culture occidentali e orientali. Sviluppo retail legato anche alle piazze europee e potenziamento del canale digitale in ottica millennial. Sono queste, in sintesi, le strategie di sviluppo per il nuovo corso di Shanghai Tang, dopo il passaggio del marchio sotto il controllo di Alessandro Bastagli, che, assieme al fondo di private equity di Hong Kong Cassia investments e con un fondo di investimenti britannico, lo ha recentemente rilevato dal gruppo elvetico Richemont. Dopo aver annunciato il mese scorso il lancio della collezione primavera-estate 2018 e l’ingresso di Massimiliano Giornetti con il ruolo di project supervisor, il brand luxury cinese fondato nel 1994 da Sir David Tang è pronto a nuove sfide che coinvolgeranno anche l’Italia.

A livello di fatturato le previsioni per l’anno in corso puntano a mantenere il giro di affari sugli stessi livelli del 2017, ovvero 40 milioni di dollari (circa 33,3 milioni di euro al cambio di ieri).

Sul fronte retail, che conta una rete di oltre 30 negozi, il 2018 sarà l’esercizio di consolidamento con il riallestimento di alcuni shop, mentre per l’anno prossimo sono in piano due aperture tra cui una piazza europea come Milano, Parigi o Londra.

A fine mese sarà inaugurato inoltre uno showroom al civico 3 di via Montenapoleone a Milano

Importante anche l’investimento sul canale digital, non solo sull’e-commerce, ma anche di comunicazione, con il ripensamento della strategia legata ai social network. Azioni dirette verso una nuova generazione di cinesi millennial che amano viaggiare e a consumatori globali.

Tratto da MF Fashion

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