Tempi duri per le banche, Google e Apple i veri rivali

Google, Apple, Facebook, Amazon, Microsoft: sono i cinque grandi dell’economia di Internet i concorrenti più temibili per le banche. Già protagonisti nell’industria del payment i colossi del digitale – collettivamente noti con la sigla Gafam – potrebbero presto allargarsi al più vasto mondo dei servizi finanziari, scardinando equilibri e minacciando gli incumbent.

Ognuno di questi cinque colossi ha lanciato offerte e servizi che hanno il potenziale di scardinare il modo in cui ha funzionato finora il sistema bancario. E ci aspettiamo che portino sul mercato molti altri prodotti man mano che allargano e rafforzano il loro ecosistema. I cinque big hanno dalla loro la capacità di raggiungere un pubblico globale (alcuni loro prodotti sono usati da milioni, a volte miliardi, di utenti) e abbondanti risorse: Apple, Microsoft e Google messi insieme disponevano di oltre 400 miliardi di dollari cash a fine 2016.

Resta improbabile che Google, Apple, Facebook, Amazon e Microsoft si trasformino in banche vere e proprie e spazzino via di scena gli incumbent, sia perché l’industria finanziaria è fortemente regolata sia perché le grandi banche hanno un posizionamento consolidato e godono di solida fiducia da parte dei consumatori, che alle banche affidano dati sensibili. 

Al tempo stesso, la forza disruptive dei cinque big della Internet economy è innegabile e la loro presenza nei pagamenti e nei servizi finanziari è una realtà con cui le banche devono fare i conti subito, perché alcuni specifici segmenti della loro attività potrebbero diventare presto appannaggio esclusivo delle tech companies.

Tratto da corrierecomunicazioni.it

Vuoi diventare socio

di Retail Institute Italy?