Versace punta al miliardo “nel breve termine”

Arrivare al miliardo di ricavi nel breve termine. È questo l’obiettivo di Jonathan Akeroyd, CEO di Versace dal 2016 al posto di Gian Giacomo Ferraris, che, secondo quanto si legge su L’Economia del Corriere della Sera, sarebbe al lavoro per portare le collezioni della maison sempre più nell’alto di gamma.

Il manager, riporta il quotidiano, “ha inizialmente studiato la situazione, consolidando il rapporto con Donatella Versace. Poi è intervenuto sulla struttura manageriale costruendo un nuovo team composto di uomini e donne provenienti dai maggiori gruppi del lusso; ha lavorato sulla distribuzione, puntando sulla prima linea per i negozi di proprietà e più sulla distribuzione multimarca per le linee Versus e Collection; messo ordine nelle licenze, dove restano fondamentali in particolare quelle per profumi e occhiali. E, soprattutto, è intervenuto sul prodotto, con l’obiettivo che sia sempre più alto di gamma, tanto che la prima linea è arrivata a rappresentare il 75% delle vendite”.

La maison Versace aveva chiuso il 2016 con una perdita di 7,4 milioni di euro, contro l’utile di 15,3 milioni del 2015, e un giro d’affari di 668,7 milioni di euro, in aumento del 3,7 per cento. Il 2017, si legge sempre su L’Economia, ha invece visto un ritorno all’utile, pari a 15 milioni di euro. La maison non avrebbe invece diffuso il dato relativo ai ricavi.

Il mercato principale della fashion house, che ha nel suo capitale il fondo d’investimento Blackstone (al 20% nella Gianni Versace spa, la società operativa), è l’Asia, che oggi genera il 53% dei ricavi. L’Europa rappresenta il 28% del fatturato, gli Stati Uniti il 18 per cento. Per quanto riguarda la merceologia dei prodotti, il prét-à-porter rappresenta il 54 % delle vendite di Versace, contro il 25% della pelletteria.

Tratto da pambianconews.com

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