Xiaomi vuole quotarsi in Borsa e potrebbe battere il record di Alibaba

Xiaomi ha fatto richiesta per quotarsi in Borsa. La società cinese di smartphone ha depositato i documenti per la sua offerta pubblica iniziale alla Borsa di Hong Kong. Le banche Clsa, Morgan Stanley e Goldman Sachs sono sponsor dell’iniziativa. È un’operazione che porterebbe il valore di Xiaomi fino a 100 miliardi di dollari. Sarebbe la più grande ipo negli ultimi quattro anni per una società tecnologica cinese, dopo i 25 miliardi di Alibaba.

L’ipo di Xiaomi sarà una delle prime con le nuove regole di Hong Kong, che permettono di quotarsi anche a compagnie che hanno diritti di voto ponderati. All’epoca l’assenza di questa regola ha spinto Alibaba a quotarsi a New York anziché in Cina. L’obiettivo è attrarre più società hi-tech per raggiungere una capitalizzazione di mercato di combinata di 500 miliardi di dollari e superare in un paio d’anni la concorrenza dei listini di New York, Shanghai e Shenzhen.

I ricavi del 2017 sono aumentati del 67,5% su base annua: circa 115 miliardi di yuan (18 miliardi di dollari), di cui 82,5 miliardi generati dalle attività in Cina (+39,2%) e 32,1 miliardi da quelle all’estero.

Tratto da wired.it

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