Barilla presenta il nuovo rapporto di sostenibilità: il 95% dei prodotti è a basso impatto ambientale

Tra i risultati raggiunti, rispetto al 2010 calano del 31% le emissioni di gas a effetto serra e del 18% i consumi idrici per tonnellata prodotto finito

Repubblica.it – Processi produttivi sempre più innovativi e attenti all’ambiente, con un taglio delle emissioni di gas a effetto serra e una riduzione dei consumi idrici. Così oggi il 95% dei prodotti del Gruppo Barilla è a basso impatto ambientale. A dirlo è il nuovo Rapporto di sostenibilità dell’azienda di pasta, sughi e prodotti da forno, nata 145 anni e che unisce 8.700 persone: il report, pubblicato il 26 luglio, evidenzia anche la concreta vicinanza alle comunità dimostrata dalla società, con donazioni pari a 12 milioni di euro e circa 2.700 tonnellate di prodotti.

“Vogliamo portare la gioia attraverso i prodotti che offriamo ai consumatori, attraverso la gastronomia, la convivialità, contribuendo a migliorare la vita di coloro che scelgono i nostri prodotti e il mondo che ci circonda”, ha commentato Claudio Colzani, ad del Gruppo Barilla. “È un percorso che ci porterà nei prossimi mesi a definire obiettivi chiari e misurabili per uno sviluppo sostenibile. Continueremo a investire nelle nostre filiere introducendo principii di agricoltura rigenerativa, a ridurre ulteriormente il nostro impatto ambientale in termini di emissioni di CO2eq e consumo di acqua e a realizzare confezioni riciclabili”.

Il 95% dei prodotti è a basso impatto ambientale

Barilla è presente in oltre 100 Paesi con le sue marche e 30 siti produttivi (15 in Italia e 15 all’estero), che nel 2021 hanno dato vita ad oltre 2 milioni di tonnellate di cibo. In generale, rispetto al 2010 calano del 31% le emissioni di gas a effetto serra e del 18% i consumi idrici per tonnellata prodotto finito. Immaginando di realizzare la produzione di cibo del 2021 negli impianti del 2010, la differenza in termini di efficienza energetica sarebbe di 128 milioni di kg di CO2eq e 555mila m3 di acqua. Grazie agli investimenti realizzati sono state quindi tagliate in poco più di 10 anni emissioni equivalenti a 7 viaggi in macchina tra la Terra e il Sole e un quantitativo di acqua sufficiente a riempire 222 piscine olimpiche.

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