Carbonsink guida le aziende ad agire oggi verso il net-zero di domani

Le situazioni eccezionali di questi ultimi anni hanno fatto diventare l’allarme clima un argomento di indiscutibile importanza. È, infatti, ormai assodato che sia necessario una corporate action per il clima per sanare una situazione che sta diventando sempre più critica e di fronte alla quale i piani governativi e di policy si rivelano attualmente non sufficienti a mantenere il riscaldamento globale entro i +1,5 gradi rispetto ai livelli pre-industriali, come indicato dall’Accordo di Parigi.

La moda è fortemente interessata a questo argomento perché a causa delle filiere molto complesse e dell’approvvigionamento di materie prime, il settore ha un forte impatto sul clima. Si profila, quindi, la necessità di una risposta attiva anche da parte del settore privato, moda inclusa, in modo da accelerare il passo verso il net-zero nel medio-lungo termine, passando attraverso la carbon neutrality, raggiungibile oggi. Il tutto all’interno di una strategia climatica solida che parta dalla misurazione delle emissioni, la definizione dei target di riduzione e l’effettiva implementazione delle misure volte a ridurre gli impatti sul clima.

Carbonsink, da gennaio 2022 parte di South Pole con cui forma il più grande gruppo al mondo per soluzioni climatiche e progetti di mitigazione, è una società di consulenza strategica leader in Italia nello sviluppo di strategie climatiche e sviluppo progetti di mitigazione in grado di generare crediti di carbonio certificati.

CREDITI DI CARBONIO

Ma cosa sono i crediti di carbonio? Si tratta di un’unità di carattere finanziario che rappresenta la riduzione o rimozione di una tonnellata di CO2 equivalente dall’atmosfera. Viene generata attraverso lo sviluppo di progetti di mitigazione che seguono precise metodologie e standard internazionali e viene certificata da un programma di accreditamento esterno (per esempio Verified Carbon Standard o, Gold Standard).

I crediti di carbonio possono essere utilizzati all’interno di strategie aziendali carbon neutral e net-zero come strumento per compensare le emissioni inevitabili e contribuire ad azioni di mitigazione al di fuori della value chain, attraverso l’investimento in progetti di mitigazione dei cambiamenti climatici. In questo panorama, tuttavia non tutti i crediti sono uguali: a garantire un alto impatto ambientale e sociale sono solo quelli di alta qualità, ovvero quelli generati da progetti che rispettano criteri fondamentali. Uno di questi è l’addizionalità che garantisce che le attività di mitigazione possano essere certificate solo se implementate grazie agli incentivi della climate finance ossia l’investimento in crediti di carbonio. Un altro criterio è la permanenza, il che significa che laddove si parla di rimozioni di carbonio dall’atmosfera, è necessario garantire la non-reversibilità dello stoccaggio attraverso monitoraggi continui nel tempo, da un minimo di 20 anni fino al secolo. Importante è anche la tracciabilità: i dati raccolti sul campo e i calcoli elaborati per quantificare l’impatto del progetto devono essere totalmente tracciabili, il che li rende confrontabili, replicabili e verificabili.

Il focus ora è quello di aumentare l’integrità e la qualità dei crediti di carbonio e del mercato stesso del carbonio attraverso l’evoluzione di linee guida e metodologie condivise, riconoscendo l’importanza di questo strumento a livello internazionale. Negli ultimi 10 anni, 836 milioni di tonnellate di CO2 equivalente sono state ridotte, rimosse o evitate attraverso il mercato volontario del carbonio (fonte South Pole).

CLIMATE NEUTRALITY E MITIGAZIONE

Nel contesto di una strategia climatica solida, che preveda in primo luogo interventi di riduzione delle emissioni, le aziende possono investire in progetti di mitigazione, ovvero attività che riducono o assorbono le emissioni di gas serra in un determinato luogo, attraverso l’acquisto di crediti di carbonio certificati per compensare le loro emissioni residue. Se tutte le emissioni residue sono bilanciate, l’azienda diventa carbon neutral.

Per le aziende, la carbon neutrality attraverso l’investimento in progetti di mitigazione può essere un importante strumento per comunicare da subito il suo impegno per il clima attraverso un’azione allineata ai valori stessi dell’azienda e le tematiche a lei care. Inoltre, amplifica anche l’allineamento aziendale ai Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite (SDGs), in quanto i progetti contrastano i cambiamenti climatici, tutelano gli ecosistemi naturali e sostengono le comunità locali in ottica di uno sviluppo sostenibile.

Integrare la sostenibilità nell’architettura del brand presenta notevoli vantaggi, tra cui favorire il posizionamento del brand, avvicinare le aziende alle richieste di consumatori e investitori sempre più consapevoli ma anche ai dipendenti. Può inoltre innescare una reazione domino incentivando altri brand e le catene di fornitura a impegnarsi e amplificando l’impatto.

Tra gli esempi di progetti di mitigazione Carbonsink e South Pole sono da segnalare l’attività di distribuzione di stufe efficienti ad uso domestico per le comunità locali nell’area urbana di Maputo, Mozambico, che ha un forte impatto positivo sulle condizioni di vita delle comunità e, in particolare, sui soggetti più vulnerabili come donne e bambini, e il progetto AGRI-SMART di agricoltura climate smart in Zambezia, che migliora la resilienza delle comunità e riduce la perdita di biodiversità.

Fonte: pambianconews.com 

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