Carrefour Italia fa il punto con la relazione d’impatto ambientale
Sin dal 2018, Groupe Carrefour si è posto obiettivi annuali in materia che oggi si definisce ambito ESG, e monitora le performance di sostenibilità tramite il CSR & Food Transition Index. Dal 2021, Carrefour Italia pubblica il bilancio di sostenibilità e ora, con l’introduzione della sua prima relazione di impatto, si impegna per una trasparenza ancor maggiore in merito all’impronta del suo business su società e ambiente. Il documento è organizzato secondo le quattro specifiche finalità di beneficio in quanto Società Benefit: 1) transizione del sistema alimentare in chiave sostenibile, 2) promozione di un ambiente di lavoro rispettoso, equo e sicuro; 3) creazione di valore economico per tutti e 4) riduzione dell’impatto ambientale.
L’ambizione di Carrefour è guidare la transizione alimentare per tutti, offrendo ai clienti un’alimentazione di qualità, affidabile e a un prezzo accessibile, attraverso tutti i canali di distribuzione, grazie alla competenza dei propri collaboratori, a un approccio responsabile e multiculturale, alla presenza capillare sul territorio italiano e alla capacità di adattamento ai nuovi modelli di produzione e consumo. Diventando Società Benefit, Carrefour Italia porta avanti questa missione impegnandosi a generare, oltre al valore economico, un impatto positivo sulle comunità e sull’ambiente.
“Carrefour Italia da molti anni mira, attraverso obiettivi specifici, a un costante miglioramento del proprio impatto ambientale e sociale -commenta Paola Accornero, segretaria generale e responsabile risorse umane di Carrefour Italia-. La nostra prima Relazione d’Impatto evidenzia come il nostro modo di fare impresa sia orientato alla creazione di valore a tutti livelli, posizionandoci come agente di cambiamento positivo per il sistema di cui siamo parte. Siamo infatti convinti che sia indispensabile un’evoluzione dei modelli e dell’intero ecosistema, che contempli le conseguenze dirette e indirette del business, nonché la stretta interconnessione tra la generazione di profitto e il benessere della collettività e dell’ambiente”.
Ecco le quattro finalità di beneficio comune e i principali risultati raggiunti nel 2023 per ciascuna di esse:
Transizione sostenibile del sistema alimentare
Ogni anno Carrefour Italia si pone un obiettivo di vendite di prodotti certificati sostenibili per contribuire al target di Gruppo: raggiungere un fatturato bio pari a 8 miliardi di euro entro il 2026. La relazione di impatto evidenzia che nel 2023 Carrefour ha superato l’obiettivo annuale di vendita di prodotti certificati sostenibili raggiungendo il 108%.
Inoltre, secondo la NPS (Net Promoter Score) condotta da Carrefour Italia sulla soddisfazione dei clienti, il 67% risponde positivamente alla domanda “Carrefour ti aiuta a mangiare meglio?”. Prosegue anche la riduzione delle quantità di sale e zucchero dai prodotti alimentari a marchio Carrefour, con 16 tonnellate rimosse complessivamente nel corso dell’anno.
Promozione di un ambiente di lavoro rispettoso, equo e sicuro
Carrefour Italia si impegna per favorire lo sviluppo personale e professionale dei collaboratori, la conciliazione vita-lavoro, l’inclusione e le pari opportunità. Secondo la relazione d’impatto il livello di soddisfazione e coinvolgimento dei collaboratori Carrefour si attesta sul 77% nel 2023. La nuova politica a supporto della genitorialità prevede un congedo retribuito doppio rispetto alla legge per il secondo genitore, un’integrazione economica dell’indennità di congedo parentale per tre mesi e un giorno al mese di congedo retribuito per le collaboratrici che soffrono di endometriosi.
Le donne sono il 62% della forza lavoro totale in Carrefour Italia, mentre la percentuale rosa in ruoli manageriali oggi è intorno al 34%. Il gender pay gap è pari al 4,6%, con obiettivo di azzerarlo nei prossimi anni.
Creare valore economico per tutti i soggetti coinvolti nel sistema impresa
Circa un cliente su tre usufruisce di agevolazioni sulla spesa nel punto di vendita e online, in linea con l’impegno per tutelare il potere di acquisto, che prevede anche una sempre più ampia proposta di prodotti a marchio Carrefour, compresi i primi prezzi a marchio Simpl. Aderendo al Trimestre Antinflazione, Carrefour ha bloccato o ribassato i prezzi di oltre 700 referenze a marchio (nel 2024 sono diventate 1.000), contribuendo a rafforzare il legame di fiducia con i consumatori; fra le altre iniziative che vanno in questa direzione, il “Carrello antinflazione” (30 prodotti a 30 euro) e la ridefinizione di nuovi formati di punti vendita come Carrefour Contact, che ha abbassato del 10% i prezzi di vendita.
Carrefour Italia mira a creare valore anche per l’indotto e a favorire la collaborazione con realtà medio-piccole (sono 1.311 i fornitori identificati come locali o regionali nel 2023), e a sostenere l’imprenditoria attraverso la rete in franchising, con 294 affiliati che hanno usufruito di servizi aggiuntivi a loro dedicati in ambito HR, sicurezza e qualità.
Riduzione dell’impatto ambientale
Nel 2023 Carrefour ha investito circa 2,9 milioni di euro per introdurre nuove tecnologie negli impianti di refrigerazione, condizionamento, riscaldamento e illuminazione. Fra i risultati 2023 più degni di nota: diminuzione sostanziosa (-43%) delle emissioni rispetto al 2019 e (-49%) dello spreco alimentare dal 2016, anche grazie alle Vasche Antispreco e ai Box Ortofrutta, con promozioni speciali per i prodotti vicini alla scadenza o non di prima scelta ma ancora buoni. Nell’ultimo anno Carrefour Italia ha recuperato il 95% dei rifiuti, mentre dal 2021 ha risparmiato 496 tonnellate di packaging.
Oltre alle iniziative per la riduzione dei consumi energetici, Carrefour Italia ha avviato progetti ad alto valore sociale di piantagione di piccoli boschi in alcune aree italiane: nel 2022 è nata la Foresta Carrefour con la piantagione dei primi 150 alberi in Emilia-Romagna ed è aumentata nel 2023 con la messa a dimora di altri 200 alberi in Piemonte e in Lombardia che con la loro crescita assorbiranno 130 tonnellate di CO2.
Questi risultati sono in linea con l’obiettivo di raggiungere la carbon neutrality a livello di Gruppo entro il 2030 per l’eCommerce ed entro il 2040 per i punti di vendita fisici, di tagliare i consumi energetici del 20% entro il 2026 e di continuare a ridurre i rifiuti, con particolare attenzione allo spreco alimentare all’interno dei punti di vendita.
Fonte: gdoweek.it