Coop Alleanza 3.0 resta in Sicilia solo con il franchising

I dodici punti di vendita che Coop Alleanza 3.0 gestisce in Sicilia proseguiranno la loro attività grazie a un accordo di franchising che la cooperativa sta sviluppando con un imprenditore locale. A riguardo Coop Alleanza 3.0 sottolinea: “Ad oggi abbiamo ricevuto diverse manifestazioni di interesse da soggetti imprenditoriali. Tra queste, abbiamo deciso di avviare una trattativa, scegliendo un imprenditore locale che risponde a tutti gli stringenti requisiti richiesti dalla cooperativa. I franchisee, infatti, devono rispettare requisiti precisi: presenza territoriale, reputazione e rispetto della legalità, affidabilità economico-finanziaria. L’imprenditore inoltre si deve impegnare a garantire il rispetto dei contratti collettivi nazionali, e degli standard Coop su: norme igienico-sanitarie, diritti dei lavoratori, adesione a normative nazionali e locali su, ad esempio, attività commerciali, urbanistica, uso dei marchi”.

Il parere dei sindacati

Le organizzazioni sindacali Uiltucs, Filcams Cgil e Fisascat Cisl, però, non nascondono la preoccupazione su questo progetto. In una nota, Mimma Calabrò, segretario generale della Fisascat Cisl Sicilia, sottolinea: “Non permetteremo che i lavoratori siciliani vengano abbandonati. Una storia travagliata quella dei lavoratori Coop che già a partire dal 2012, anno in cui venne avviata la prima grande riorganizzazione societaria, dovettero cercare di mantenere il posto di lavoro rimodulando il proprio orario lavorativo. Un continuo alternarsi di procedure di licenziamento collettivo su altre procedure, fino ad arrivare ad accordi per il ricorso agli ammortizzatori sociali, agli esodi incentivati, all’armonizzazione dell’orario di lavoro fino alla flessibilità. Nemmeno la fusione per incorporazione di Coop Sicilia in Coop Alleanza 3.0 ha sortito gli effetti annunciati dalla società e tanto auspicati dai lavoratori che temono di veder vanificati gli enormi sacrifici a cui si sono sottoposti negli ultimi anni”.

Marianna Flauto, segretario generale della Uiltucs Sicilia, aggiunge: “Siamo rammaricati per la decisione di Coop di lasciare la Sicilia. Chiunque sia a subentrare, chiederemo che vengano garantiti livelli occupazionali e condizioni normative, salariali e contrattuali. Senza però voler entrare nel merito delle decisioni assunte, chiediamo a tutte le Istituzioni di fare squadra per tutelare i circa mille lavoratori che stanno vivendo questa fase di incertezza con grande ansia, dopo aver sempre svolto il proprio lavoro con la massima professionalità e impegno“.

Ma Coop Alleanza 3.0 assicura: “Tutte queste attività sono state, e saranno, realizzate con grande attenzione all’occupazione e seguendo un criterio di forte responsabilità sociale che, da sempre, contraddistingue Coop”.

Il Piano di Rilancio

Per potenziare lo sviluppo dell’insegna, il gruppo ha varato nel 2019 un Piano di Rilancio con orizzonte temporale 2023 che, stando a quanto sottolinea l’azienda, “ha già raggiunto i primi importanti obiettivi tra cui il miglioramento della gestione caratteristica, il dimezzamento della perdita e una netta inversione di tendenza di tutti i principali indicatori di bilancio. Questo Piano di Rilancio prevede anche importanti miglioramenti di efficienza delle sedi (in buona parte già effettuati) e una riorganizzazione e ristrutturazione della rete di vendita con chiusure e/o cessioni di negozi (in parte già avviate dallo scorso anno) ma anche con nuove aperture in arco del piano”.

 

Fonte: gdoweek.it

Leave A Reply

Vuoi diventare socio

di Retail Institute Italy?