Da Lavazza certificazione e tracciabilità del caffè

La Slow Food Coffee Coalition (Sfcc) sottoscritta da Lavazza e Slow Food nell’aprile 2021 traccia a Terra Madre Salone del Gusto un bilancio dei risultati. «Questa coalizione – ha commentato Edie Mukiibi, presidente di Slow Food – è un esempio concreto di transizione ecologica, e come tale richiede il coinvolgimento consapevole di tutta la filiera, da chi cura le piante di caffè a chi assapora il caffè in tazza».

I numeri dei primi diciassette mesi sono eloquenti: sono nate 29 nuove Comunità Slow Food legate alla produzione del caffè in nove paesi del mondo, ossia Cuba, Filippine, Honduras, India, Malawi, Messico, Perù, Timor Est e Uganda. In otto di queste nuove comunità è stato avviato un percorso di certificazione del caffè buono, pulito e giusto, ovvero il Participatory Guarantee System (Sistema di Garanzia Partecipativa), un processo di valutazione condiviso che unisce i produttori e gli altri stakeholders.

I caffè prodotti, inoltre, si avvalgono della blockchain, ovvero il sistema di tracciabilità che consente di registrare in modo affidabile ogni step nella produzione. A illustrare i risultati dell’attività si sono incontrati a Torino, oltre a Mukiibi, anche Giuseppe Lavazza, vicepresidente del Gruppo Lavazza, e i rappresentanti del progetto di sviluppo sostenibile a Cuba. La comunità Slow Food BioCuba Cafe Frente Oriental, infatti, ha beneficiato di un particolare programma di sviluppo sostenibile, tuttora in corso, tra la Fondazione Giuseppe e Pericle Lavazza e il Ministero dell’Agricoltura di Cuba volto a sostenere e valorizzare la coltivazione del caffè biologico cubano attraverso azioni per incrementarne produttività, redditività, resilienza all’impatto dei cambiamenti climatici e a promuoverne la biodiversità.

Qui il progetto pilota di Sfcc per la valorizzazione della coltivazione del caffè “La Reserva de ¡Tierra! Cuba” ha visto coinvolti oltre 170 produttori cubani. Da questa comunità di coltivatori di caffè, che lavorano nella parte orientale del Paese, nelle province di Santiago e Granma, proviene quindi la miscela di caffè biologico cubano, La Reserva de ¡Tierra! Cuba, nuovo prodotto Lavazza certificato bio-organico, con un packaging 100% riciclabile, presentato oggi in anteprima a Terra Madre, ma disponibile sul mercato internazionale da gennaio 2023.Per portare l’impegno lungo la filiera Gruppo Lavazza, inoltre, si è impegnato nel coinvolgimento attivo dei Coffee Defenders, ovvero una community di baristi consapevoli che, insieme ai loro clienti, supportano i coltivatori e diffondono la cultura del caffè sostenibile, con le proprie scelte di attenzione ai temi del rispetto del pianeta e alle comunità produttrici e che durante l’incontro hanno tenuto la loro prima riunione ufficiale.

«Come Gruppo abbiamo deciso di fondare con Slow Food la Coffee Coalition per ampliare al massimo la rete collaborativa della filiera del caffè intorno agli obiettivi di sviluppo sostenibile: nel suo concetto fondante, infatti, c’è un’assunzione di responsabilità e una condivisione dei diritti e dei doveri. E la responsabilità è uno dei valori chiave di Lavazza, al centro del nostro Manifesto della Sostenibilità», afferma Giuseppe Lavazza.

Il brand anche in questa edizione ha rinnovato la partnership con Terra Madre Salone del Gusto, rinsaldando un sodalizio che ha origine fin dalla prima edizione del 1996, quando l’azienda non solo scelse di sponsorizzare la manifestazione, ma ne sposò la filosofia e l’attenzione alla qualità del prodotto.

Fonte: ilsole24ore.com 

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