Esselunga, i conti dopo il lockdown: ricavi in crescita oltre i 4 miliardi

Esselunga continua il suo percorso di crescita grazie agli investimenti, al servizio alla clientela nei mesi più duri della pandemia e a una politica di sconti che ha consentito di mantenere la convenienza nella difficile fase economica del paese. E malgrado gli effetti negativi del lock down ha aumentato in modo significativo la redditività. Esselunga ha infatti realizzato nel primo semestre un margine operativo lordo in aumento del 4,35% 395,9 milioni rispetto allo stesso periodo del 2019, inclusi i costi straordinari per gli interventi imposti dalla pandemia per salvaguardare la sicurezza di clienti e dipendenti, secondo i dati approvati dal board presieduto da Marina Caprotti. Conti che segnano ricavi pari a 4,061 miliardi, in aumento dello 0,9%, una crescita che diventa dell’1,9% se si escludono dal perimetro i Bar Atlantic e le profumerie Esserbella che hanno subìto la chiusura tra marzo e aprile. «È stato un semestre particolarmente difficile a causa del Covid 19, ha sottolineato il ceo Sami Kahale —. Le nostre priorità sono state di tutelare i clienti, le nostre persone e mantenere la continuità operativa in un periodo di grandissime incertezze. Per garantire tutto ciò, abbiamo investito oltre 13,5 milioni».

Nonostante il contesto difficile il gruppo ha anche mantenuto la bussola sugli investimenti, impegni che in un momento difficile gettano le basi della crescita futura. Nei primi sei mesi dell’anno Esselunga ha investito 126,8 milioni e ha aperto due nuovi negozi, a Milano e a Barzanò (Lecco), acquisiti a febbraio da Margherita Distribuzione e ristrutturati nel giro di due mesi, mentre a giugno è stato inaugurato il secondo store laESSE a Milano, il nuovo format di negozio «di vicinato» per piccole spese e pasti veloci. Nello stesso tempo la posizione finanziaria netta rettificata è positiva per 3,8 milioni e segna un miglioramento di oltre 150 milioni.

I prezzi dei prodotti sullo scaffale, sottolinea Esselunga, hanno recepito un’inflazione dell’1,7% a fronte del 3% di inflazione registrato dai fornitori. «È stata quindi mantenuta la convenienza relativa nei prezzi di vendita con quasi tre punti percentuali sotto la media del mercato, rimasta costante negli ultimi anni» e sono stati erogati sconti ai clienti per oltre 675 milioni, per mantenere il livello di convenienza degli oltre 160 negozi del gruppo dei supermercati fondato nel 1957 da Bernardo Caprotti e fidelizzare i 5 milioni di clienti con la carta Fidaty. «Sul piano commerciale siamo stati fortemente penalizzati dal periodo di lockdown durante il quale oltre il 50% dei nostri clienti non è potuto uscire dal proprio Comune di residenza, nel rispetto delle disposizioni dei decreti e delle ordinanze regionali; di conseguenza non ha potuto recarsi nei nostri negozi per fare la spesa, ha aggiunto Kahale —. Tuttavia, le vendite di Esselunga sono cresciute dell’1,9%. Considerato il contesto fortemente critico in cui abbiamo lavorato, possiamo dirci soddisfatti dei risultati ottenuti».

Fonte: corriere.it

Vuoi diventare socio

di Retail Institute Italy?