Green Retail LAB. Andrea Alemanno, Group Director, Ipsos: “Il negozio, il luogo della fiducia dei consumatori”

La sostenibilità guadagna consenso, e determina sempre più le scelte di consumatori e aziende: e questo è fondamentale perché, come ci raccontava Alex Langer più di un quarto di secolo fa “La conversione ecologica
potrà affermarsi soltanto se apparirà socialmente desiderabile”. Il percorso verso uno sviluppo più sostenibile non è però facile e senza insidie: né i consumatori e nemmeno tutte le aziende paiono aver compreso appieno le implicazioni di questa scelta. Implicazioni che richiederanno adattamenti nel proprio stile di vita, costi ed investimenti pubblici da una parte, ripensamento del proprio modello produttivo e comunicativo dall’altra: “non sarà una cena di gala” sono le parole del ministro della trasformazione ecologica Roberto Cingolani.

I consumatori italiani reagiscono chiedendo più coerenza alle aziende, tendono a verificare molto la conformità di quanto dichiarato, e hanno la spiacevole sensazione di non riuscire veramente a comprendere chi sia genuinamente sostenibile e chi no.

Il mondo della distribuzione parrebbe essere poco investito di responsabilità dai consumatori, ed il negozio sembrerebbe essere considerato come uno spazio rilevante. Ma questa è una sensazione fuorviante. Infatti, il cambiamento degli stili di vita influenzeranno molto la fruizione dei negozi e la loro offerta: la ricerca di prodotti sostenibili e di seconda mano cresce, inducendo spesso ad un cambio di abitudini d’acquisto.

Il negozio è un luogo ‘della fiducia’ dei consumatori, di prova e di scambio di informazioni: ha quindi un ruolo cruciale. Inoltre, le insegne che hanno negli anni iniziato un dialogo con i propri clienti sul tema della sostenibilità sociale ed ambientale, sembrano venir ripagati da una maggiore soddisfazione. In particolare, questo è vero per le librerie, i negozi di animali, mobile e arredo, profumi, erboristerie, ottica. I segmenti invece che sembrano pagare un ritardo in questo ambito sono quelli della ristorazione, di abbigliamento (ad eccezione di quelli per bambini, che hanno una considerazione migliore), il mondo del brico e degli articoli per la casa.

Il negozio ha quindi un compito importante, può aiutare il consumatore informandolo ed educandolo, può metterlo al riparo dal greenwashing ed aiutarlo ad essere sostenibile in modo compatibile col proprio reddito. Ed in generale la distribuzione può aiutare le aziende a costruire un patto di reciproca fiducia con i consumatori, facendo crescere la consapevolezza, senza dimenticare che la distribuzione è un anello fondamentale di ogni strategia di economia circolare.

E può fare questo grazie all’enorme patrimonio relazionale, di fiducia, esperienza, professionalità che fa si che ogni giorno consumatori ed aziende si fidino ed eleggano il negozio quale luogo dello scambio.

L’appuntamento è il 3 novembre, dalle 09.30 alle 12.30.
Info e iscrizioni a questo link.

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