Harmont & Blaine rafforza l’impegno green e apre in Usa
Tinture naturali e lavorazioni con micro imprese artigiane per il brand da 101 milioni partecipato da Bassotto 2.0. In arrivo il secondo store a Miami
«Vivere a colori» è il claim scelto da Harmont & Blaine, ma certamente è il green, all’interno del caleidoscopio della label partecipata da Bassotto 2.0, a rappresentare un punto di riferimento importante non tanto in termini cromatici, quanto ispirazionali per le scelte sostenibili della fall-winter 2025/26. Lo testimonia la capsule collection Earth dye, frutto di tinture effettuate con polveri estratte direttamente dalla terra e dall’impatto ambientale più contenuto. E poiché la sostenibilità è anche sociale ed economica, l’azienda partenopea ha sposato la causa della valorizzazione delle micro imprese artigiane affidando a laboratori del territorio napoletano e campano la realizzazione dei capi raggruppati sotto il tema Re-classics, mentre per le immagini floreali dipinte a mano e applicate sulla maglieria ha scovato delle esperte del territorio modenese. Si aggiunge, in quest’ambito, la collaborazione con Treedom, la B corp italiana che realizza progetti di riforestazione e cooperazione internazionale e che darà vita alla prima foresta Harmont & Blaine in Ecuador con 500 alberi in via di piantumazione.
Intanto, dopo aver chiuso il 2023 a 101 milioni di euro, il co-founder e ceo Paolo Montefusco attende i dati finali del 2024: «Andremo sicuramente in crescita single digit e ci apprestiamo ora ad affrontare un 2025 interlocutorio, nel corso del quale saremo particolarmente attenti alle evoluzioni geopolitiche e a tutti gli aspetti legati ai costi. Io sono ottimista e ritengo che il nuovo anno rappresenterà il punto di passaggio verso la vera ripresa, quella del 2026. Intanto cercheremo di cogliere tutte le opportunità che si presentano negli Stati Uniti, dove abbiamo aperto lo scorso mese il nostro primo store a Miami in Aventura mall e in attesa di raddoppiare al Brickell city center». L’abbigliamento (90% dei ricavi) e la linea maschile (80%) rappresentano il core business di Harmont & Blaine, che però sta registrando un aumento costante della produzione di calzature e accessori grazie alla collaborazione ormai storica con l’azienda marchigiana Giano.
Il 60% della produzione è destinato al mercato italiano, con la Spagna come seconda nazione per importanza. «Nel 2024 abbiamo inaugurato a Madrid il flagship in calle de Serrano, la high street della capitale spagnola, e ora continueremo a investire nel territorio iberico, quest’anno attraverso la partnership con El corte inglès e nel 2026 con l’apertura di punti vendita free standing a Barcellona e Marbella», ha aggiunto Montefusco. La rete distributiva del marchio comprende 81 monomarca, 469 boutique multimarca e 75 tra corner e shop-in-shop.
Fonte: milanofinanza.info