Hong Kong si rialza. Il retail mostra segni di ripresa

A Hong Kong il commercio al dettaglio mostra tangibili segni di ripresa. Lo riscontrano le rilevazioni del dipartimento locale di statistica, ma soprattutto lo dimostrano le oltre 70 inaugurazioni di negozi concretizzate nei primi tre trimestri del 2022 nel centro commerciale premium della città, Harbour City, che comprendono un flagship Dior, diventato il negozio più grande dell’ex colonia britannica. Il mall Harbour City ha rivelato di prevedere un totale di 100 nuovi locatari quest’anno, con nomi come Van Cleef & Arpels o Piaget tra i tanti brand che pianificano di aprirvi presto dei negozi. All’interno del department store, aziende come Patek Philippe, Breitling, Salvatore Ferragamo, Lanvin, Miu Miu o Casa Loewe hanno già aperto delle boutique nel corso del 2022.

Secondo l’ultimo report semestrale di Wharf Reic, la società che possiede Harbour City, il fatturato retail del mall di lusso è cresciuto dell’1%, mentre il suo utile operativo è aumentato del 6% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Inoltre, nel periodo gennaio-agosto 2022, le presenze di consumatori nei fine settimana e nei giorni festivi nel grande magazzino sono salite del 10% anno su anno.

Questo trend in atto in quella che dal 1997 è diventata una regione amministrativa speciale della Cina viene confermato dalle cifre provvisorie diffuse dal dipartimento locale di censimento e statistica, secondo le quali a luglio il valore delle vendite al dettaglio complessive finalizzate nel territorio dell’hub finanziario asiatico è aumentato del 4,1% in un anno, a 28,3 miliardi di dollari di Hong Kong, pari a oltre 3,6 miliardi di euro, invertendo un calo in atto da due mesi. Nel frattempo, sempre a luglio, le vendite di orologi, gioielli e regalistica di lusso a Hong Kong sono aumentate del 28,3% in valore, mentre il valore delle vendite retail di abbigliamento è cresciuto del 3,7%. Il totale delle vendite al dettaglio online è aumentato dell’8,6% anno su anno nell’area, a 2,2 miliardi di dollari di Hong Kong, pari a 282,6 milioni di euro.

Secondo vari funzionari del governo locale, la seconda tornata iniziata ad agosto (dopo il primo round dell’autunno 2021) del piano-voucher di buoni al consumo per contribuire a rilanciare l’economia del territorio dovrebbe stimolare i consumi nei prossimi mesi. Un altro contributo dovrebbe giungere da un mercato del lavoro che si mostra in miglioramento. A tale proposito va ricordato che i severi controlli alle frontiere per combattere il diffondersi della pandemia di Covid-19 sono rimasti invariati, perciò i risultati positivi delle vendite sono per lo più sostenuti dall’aumento della domanda locale. Pertanto, la vera ripresa delle vendite al dettaglio nell’hub finanziario si avrà quando vi torneranno i consumatori mondiali e i clienti provenienti dalla Cina continentale.

Un primo passo di apertura in tal senso, Hong Kong lo ha compiuto all’inizio di agosto, quando ha allentato il periodo obbligatorio di quarantena per i visitatori provenienti da oltrefrontiera a tre giorni in hotel dai sette giorni precedenti, consentendo loro di completare un automonitoraggio di quattro giorni a casa.

Fonte: pambianconews.com 

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