Il Grana Padano presenta un software per risparmio energetico e sostenibilità

Le filiere Dop e Igp italiane si arricchiscono di un nuovo set strategico per ottimizzare le prestazioni ambientali ed economiche, mediante proposte di efficientamento energetico e diminuzione degli sprechi, grazie a un innovativo Sistema di supporto alle decisioni ambientali (Ssda). Il software, frutto del progetto di ricerca Life Ttgg voluto dal Consorzio di Tutela Grana Padano e realizzato dai partner Politecnico di Milano, Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, Fondazione Qualivita, Cnel, Enersem e Origin, è stato presentato a Cibus per mostrare alle aziende le nuove opportunità di efficienza sostenibile dei processi produttivi, tra cui l’ambizioso obiettivo dell’indipendenza energetica.

Il software Ssda, che ha alla base la metodologia europea Pef (Product Environmental Footprint), è il primo a unire il calcolo dell’impronta ambientale con l’identificazione di misure concrete e specifiche per ridurre i consumi di energia.
È stato sviluppato e testato sui contesti produttivi del formaggio italiano Grana Padano Dop e del Comté Dop francese e permetterà di migliorare sotto tre macro-ambiti lungo tutta la filiera lattiero-casearia: performance ambientali nelle aziende agricole, efficienza energetica nel caseificio, conservazione del prodotto e riduzione dello spreco alimentare.

Lo strumento, tra le diverse funzioni, permetterà alle imprese produttrici di formaggio Dop di ottimizzare l’intero processo produttivo attraverso la stima del consumo di energia e la definizione dei potenziali risparmi energetici, dal recupero di calore dal siero di latte, fino ai condensatori.
«Il software Ssda – spiega Jacopo Famiglietti del Politecnico di Milano e coordinatore del progetto – permette di misurare, in maniera semplice e pragmatica, gli impatti ambientali della produzione di formaggio a pasta dura: dalla produzione di latte crudo fino a caseificazione, confezionamento, uso e fine vita».

In futuro il software sarà personalizzato per l’utilizzo di altre filiere Dop e Igp per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità fissati nell’ambito del Green Deal europeo e per avere accesso a strumenti e incentivi previsti dalla nuova politica Ue. «Il nostro impegno proseguirà mettendo a disposizione servizi di supporto destinati ai consorziati coinvolgendo tutta la filiera nei percorsi di transizione ecologica – conferma il direttore del Consorzio Grana Padano, Stefano Berni –. I risultati già ottenuti ci consentono di cogliere le opportunità del Pnrr, perché sappiamo come migliorare le performance ambientali e abbiamo le conoscenze e gli strumenti che ci permettono di intervenire con efficacia».

Fonte: ilsole24ore.com 

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