L’antica farmacia fiorentina che ha creato una linea di prodotti cosmetici ecosostenibili

Quando l’artigianato sposa la tradizione, i prodotti vivono attraverso il tempo. Farmacia del Cinghiale, azienda con una profonda cura nella scelta della materia prima, ricerca la qualità lungo ciascun passaggio della filiera produttiva. Il segreto sta nell’essere fedeli alla tradizione vedendo la tecnologia più avanzata sempre come strumento, mai come fine.

Le origini della Farmacia del Cinghiale
Le fragranze più amate all’estero sono italiane e vengono dall’antica farmacia, la cui fondazione si fa risalire alla prima metà del XVIII secolo. L’azienda deve il suo nome alla popolare fontana fiorentina che rappresenta un cinghiale, detta del “porcellino”, un’opera in bronzo dello scultore Pietro Tacca (del 1612) che, collocata in passato di fronte al suo ingresso, è ora situata sul lato corto della Loggia del Mercato Nuovo.

Ancora oggi l’attività si trova nella sua sede originaria, al piano terra di un edificio già di proprietà dell’Arte della Seta, poi del Cambio e infine dell’Ospedale degli Innocenti.

L’antica origine della farmacia è testimoniata da un importante testo, edito a Firenze nel 1752, nel quale il medico fiorentino Niccolò Branchi della Torre elencava una serie di esperimenti chimici effettuati nel laboratorio di questa spezieria.

Questo fatto testimonia la funzione della farmacia come centro di ricerche d’avanguardia, tanto da portare il Branchi nel 1757 ad ottenne dal Granduca Francesco Stefano di Lorena l’incarico di aprire a Pisa la prima scuola di chimica. Di questo rimane testimonianza in una lastra di pietra, ancora visibile, collocata nella sala vendita.

Un luogo in cui la storia la fa da padrona: la farmacia fu anche ritrovo di intellettuali illustri, come i letterati Aleardi, Prati, De Amicis e Fucini, quest’ultimo ricordato da una lapide collocata all’interno del locale. Negli anni la farmacia ha subito numerose trasformazioni, molte di queste in seguito ai danni subiti per l’alluvione che fece esondare l’Arno nel 1966 che ha cancellato, almeno in parte, le tracce del lontano passato.

Uno scrigno di fragranze e spezie antiche
Dell’antico arredo e della dotazione originaria restano solo all’interno una bilancia pesapersone e, all’esterno, il caratteristico rivestimento in marmo bianco e verde, che incornicia le vetrine e la porta di ingresso. Più che un negozio possiamo definirlo uno scrigno di fragranze e spezie antiche, dove ancora oggi vengono utilizzate originali procedure per la realizzazione di profumi moderni e prodotti per la cura della pelle.

Le ricette dell’Antica Farmacia del Cinghiale sono una linea di prodotti cosmetici ecosostenibili e privi di conservanti parabenici e solfati. Studiata nel rispetto della natura, presta particolare attenzione al packaging, utilizzando materiali facilmente riciclabili e a basso impatto ambientale.

Una lavorazione artigianale per essenze uniche nel suo genere, tra le quali si evidenziano Estate Fiorentina, Aromi Antichi, Dolcetto, Ambra e non solo, tutte da degustare con l’olfatto.

Nel 2010 l’azienda viene rilevata dalla dottoressa Filippa Arcuri, che con forte credo nella medicina naturale porta avanti, oltre all’omeopatia e omeosinergia, una linea di cosmetici in cui i principi attivi naturali, estratti direttamente dalle piante, si uniscono a metodologie avanzate. Il fine è quello di creare dei prodotti genuini, che rechino in sé la passione per la tradizione e il gusto per l’innovazione. Ne abbiamo parlato con Arcuri.

Quale il segreto della vostra longevità?
Il segreto sta nelle ricette che sviluppiamo nel nostro piccolo laboratorio, sempre mantenendo la tradizione, aggiungendo un pizzico di innovazione, in modo artigianale, ma rimanendo al passo con i tempi.

Che percentuale occupano i turisti nella vostra clientela?
Abbiamo un’alta percentuale di turisti che comprano i nostri prodotti, ma abbiamo anche molti clienti abituali, fiorentini o comunque più genericamente italiani. Molti tornano spesso da noi perché amano i nostri prodotti del tutto artigianali e la storicità delle nostre essenze.

Quanto incide il vostro negozio online sul fatturato?
Incide molto, anche se, in una realtà come la nostra, è ancora molto forte la vendita diretta. Ci piace spiegare a voce i benefici e le caratteristiche di ogni singolo elemento che danno vita ai nostri articoli. Raccontare l’essenza e la composizione di un prodotto per noi è come recitare una poesia, trasportando il cliente in un mondo fatto di profumi e magia dei nostri Eau de Parfum, con la loro intensità e persistenza, per una fragranza duratura.

Qualche progetto in cantiere?
Ci piacerebbe in un prossimo futuro far diventare una parte della Farmacia del Cinghiale un olfattorio, un vero e proprio laboratorio di essenze per le persone che vogliono scoprire e approfondire meglio dal vivo come funzione questo mondo, un museo dove la tradizione dei tempi passati si proietta nel futuro.

Fonte: forbes.it

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