Lavazza, shopping in Francia

“L’operazione rimane soggetta allo scambio di informazioni e alle consultazioni con gli organismi di rappresentanza dei lavoratori, così come all’approvazione da parte della Commissione Europea e dell’autorità antitrust francese”, dice una nota del gruppo italiano. L’operazione dovrebbe aggirarsi sugli 800 milioni di euro, riporta Reuters.

Sul fronte antitrust non ci dovrebbero esser problemi, visto che la vendita di Carte Noire da parte di Jacobs Douwe Egberts era stata sollecitata proprio per concludere il merger con il business del caffè di Mondelez International. La chiusura dell’operazione dovrebbe arrivare comunque tra fine 2015 e inizio 2016; nel frattempo, Lavazza si pone in testa nella corsa per il marchio francese, per il quale c’erano anche dei private equity come BC Partner, Pai e Cinven.

In base ai termini dell’offerta, Lavazza acquisirebbe il controllo delle attività di Carte Noire all’interno della European Economic Area (EEA, area economica europea), a eccezione dei rami di business Carte Noire instant coffee, T-Discs e alle attività relative al canale fuori casa. “Con questa acquisizione, di portata strategica, riteniamo di poter fare un importante passo avanti per diventare un’azienda globale. L’operazione proposta è coerente con la nostra strategia di sviluppo internazionale, basata sia sulla crescita organica sia su quella inorganica”, ha commentato nella nota l’amministratore delegato di Lavazza, Antonio Baravalle.

“La nostra prima presenza all’estero è stata proprio in Francia, nel 1982. Da allora, quello francese ha rappresentato un mercato molto importante per Lavazza e ci aspettiamo che lo sia sempre di più in futuro – ha affermato Alberto Lavazza, presidente dell’azienda -. Con Carte Noire, un’icona francese del caffè con un posizionamento premium unico, un marchio forte e molto noto, la Francia diventerebbe il nostro secondo mercato per dimensioni e importanza”.

Il perimetro delle attività Carte Noire all’interno della EEA, previsto a oggi, riguarda il canale retail: il caffè macinato, le cialde filtro e le capsule compatibili Nespresso. La transazione proposta prevede anche l’acquisizione, da parte di Lavazza, dell’impianto produttivo di Laverune, situato nella regione del Languedoc-Roussillon, che continuerebbe a realizzare i prodotti Carte Noire inclusi nella transazione proposta. Lavazza, presente oggi in 90 Paesi nel mondo, ha una quota del 45% nel mercato italiano retail.

tratto da larepubblica.it

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