Nike non venderà più i suoi prodotti su Amazon

Nike dice addio ad Amazon, almeno per quanto riguarda la vendita dei suoi prodotti sulla piattaforma. Come riporta Bloomberg, il marchio di abbigliamento e accessori sportivi ha annunciato di voler interrompere la partnership con il colosso dell’e-commerce perché vuole puntare su una maggiore autonomia per quanto riguarda le strategie di vendita online.

La relazione tra Nike e la piattaforma era nata come progetto pilota nel 2017, quando il marchio sportivo aveva deciso che era giunto il momento di scendere a patti con il più importante sito di e-commerce per aumentare le vendite. Complice della scelta di abbandonare Amazon potrebbe essere anche il cambio al vertice che sarà operativo dal 2020, e che vedrà l’ex di eBay, John Donahoe come nuovo amministratore delegato del marchio.

“Come parte della volontà di Nike di incrementare l’esperienza dei consumatori con una più diretta e personale relazione, abbiamo deciso di concludere il nostro progetto pilota con Amazon Retail. Continueremo a investire in forti e importanti partnership per Nike con altri rivenditori e piattaforme per servire in nostri clienti su scala globale”, fanno sapere dall’azienda.

Tra le ragioni di questa separazione c’è quindi anche la volontà di Nike di tornare ad avere un completo controllo sui prodotti venduti e sulla gestione proprio marchio, evitando di lasciare che un eccessivo potere da parte di intermediari possa in qualche modo compromettere l’immagine dell’azienda. Inoltre, il brand sportivo avrebbe ora intenzione di concentrare i propri sforzi sulla relazione con una quarantina di partner commerciali che offrono una selezione di prodotti meno generalista, si legge ancora su Bloomberg.

Resteranno però attivi i contratti relativi all’utilizzo da parte di Nike dei servizi cloud forniti da Amazon Web Services, una partnership strategica che permette al marchio di puntare sempre più sulla tecnologia come strategia del gruppo. Negli ultimi tempi, il colosso sportivo ha investito in modo massiccio sull’intelligenza artificiale, rilevando una startup di software per predire le richieste dei consumatori e per sviluppare capi d’abbigliamento e dispositivi indossabili sempre più personalizzati e tecnologici in grado di dialogare con diverse applicazioni.

Fonte: www.wired.it

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