Oltre il front-end. Soluzioni Sopra Steria per un e-commerce efficace

Per una customer experience proficua e soddisfacente vanno considerati non solo gli aspetti visibili di un e-shop, ma anche la struttura delle operations e la logistica. Lo spiega la società di consulenza, servizi digitali e sviluppo software.

Avere un e-commerce non è più sufficiente. È la costruzione di un’e-commerce efficace e strutturato a misura del cliente finale una delle direttive di Sopra Steria per un’economia digitale di successo. L’azienda, leader europeo nella consulenza, nei servizi informatici e nello sviluppo software, propone un’offerta end-to-end capace di rendere aziende e organizzazioni più competitive, coniugando una conoscenza approfondita dei diversi mercati e delle tecnologie più innovative, in una dimensione collaborativa. “L’e-commerce – ha raccontato Enrico Cantoni, Direttore della divisione Retail, Fashion & Industria di Sopra Steria Italia – non è solo una piattaforma, ma un ecosistema di piattaforme digitali e di servizi che vanno prima immaginati e strutturati, poi tradotti in una customer journey efficace, declinata secondo abitudini e cultura d’acquisto nei diversi mercati. Sopra Steria è partner delle aziende, su scala globale, con strumenti che permettono di massimizzare l’efficacia dell’esperienza d’acquisto, orchestrando i vari elementi di tale ecosistema e garantendo la vista unica del cliente, con idee creative sviluppate in coerenza con l’immagine del marchio e del suo storytelling, ma anche agendo a livello di modello operativo, che deve supportare l’omnicanalità ed essere reattivo”.

In uno scenario competitivo dove tutti hanno un e-commerce diventa fondamentale sviluppare un “point of difference”. Per ottenere questo risultato Sopra Steria opera su tre dimensioni principali: la prima è quella di individuare dei servizi innovativi che possano migliorare l’esperienza del cliente finale. Un primo esempio può essere la scelta di offrire un’opzione per il pagamento rateale. Un secondo esempio è quello del video-clienteling (offrire ai propri clienti la possibilità di video-chattare con un concierge, basato presso una boutique oppure presso un dark store). La seconda dimensione riguarda l’efficienza e la spinta alla conversione. In questo senso, Sopra Steria applica un approccio data-driven al design: vengono sviluppate più versioni delle pagine- o componenti-chiave, lasciando che siano i dati (attraverso un A/B testing) a mostrare la strada più corretta. L’ultima dimensione è quella legata alla direzione creativa e allo sviluppo di concept innovativi. L’e-commerce, proprio come il negozio fisico, non può essere considerato solo un “luogo di vendita” ma – al contrario – deve contribuire attivamente alla costruzione del brand. “Nel disegnare la customer experience – ha aggiunto Simone Oltolina, Head of marketing, Service design & AI di Sopra Steria – vanno considerati non solo gli aspetti legati al front-end ma anche gli aspetti legati alle operations e alla logistica. La nostra expertise, di natura end-to-end, ci permette di offrire una consulenza a 360°. Nell’immaginare una strategia omnichannel dobbiamo considerare, inoltre, che l’e-shop non è solo il sito proprio di un brand, ma si affiancano la presenza sui marketplace, come Farfetch, o sulle piattaforme in crescita nei diversi Paesi. Si pensi all’importanza di presidiare le destinazioni di shopping online in Cina o le stesse opzioni di social-commerce”.

Sempre più cruciale per le aziende, infine, il tema della sostenibilità: tutela dell’ambiente e salute del consumatore sono temi oggi ineludibili per il sistema moda. “Sostenibilità – ha continuato Oltolina – può voler dire investire in una produzione sostenibile, ma anche, se pensiamo a una piattaforma digitale, includere indicatori della quota green dei diversi prodotti o del loro ciclo di vita”. Il tema è dunque articolato, si va dalla tracciabilità del capo alla creazione di iniziative per la compensazione del carbon footprint, fino al tema del second hand. In ogni caso, sottolinea Sopra Steria, questo tema deve riflettere un impegno a lungo termine delle aziende e non limitarsi a iniziative isolate. ll second hand si inserisce nelle nuove abitudini di consumo. Tra le opzioni di re-commerce c’è la creazione di un marketplace C2C, basato su una piattaforma white-label, in cui permettere ai fan del brand di mettere in vendita i loro capi.

Fonte: pambianconews.com 

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