Penny (Rewe): green e sostenibile, i plus del nuovo centro logistico

Uno dei pilastri dell’efficienza nelle aziende della distribuzione moderna si basa sulla struttura logistica, ancor più se sono discount, come avevamo già visto con Aldi, Lidl ed Md. È ora la volta di Penny Italia, discount alimentare del gruppo Rewe, che nella strategia di rinnovamento per rendere più efficiente e moderna la propria rete di centri distributivi, ha inaugurato la settima piattaforma logistica con sede a Cascine di Buti (Pi). Questo nuovo centro prende il posto del deposito di Altopascio, nel comune di Pontedera (Pi), e attualmente permette di servire 62 store, ma può crescere fino a 90 punti di vendita, in Toscana e nelle regioni del Centro Nord Italia.

L’investimento messo in campo da Penny è pari a 32 milioni di euro, l’immobile è di proprietà ed è stato realizzato su un’area di 23mila mq, mentre il sito si estende per 86mila mq, con una una capacità di crescita di ulteriori 10mila. Nella nuova struttura di Buti lavoreranno 120 addetti, e saranno riassorbiti tutti i lavoratori di Altopascio. “Stiamo procedendo al rinnovo della nostra rete logistica in quanto il territorio italiano nella sua totalità è per Penny un obiettivo strategico di estrema importanza –sottolinea Gotthard Klingan, chief operations officer di Penny Italia– e questa inaugurazione, che segue di pochi anni quella del centro logistico di Pantano d’Arci, nel catanese, ne è conferma”.

Penny punta su una logistica efficiente e green
Grazie al nuovo centro logistico Penny può aumentare la capacità di stock e di rendere più efficiente e capillare quella operativa. Particolare importanza è stata data all’efficienza energetica utilizzando soluzioni e tecnologie a basso impatto ambientale, con attenzione all’occupazione del suolo, al consumo idrico e alle emissioni prodotte. Sul tetto è stato installato un impianto fotovoltaico, della capacità di 400 kWh per autoconsumo, è progettato per soddisfare circa il 35% del fabbisogno dei processi; l’utilizzo di pompe di calore in sostituzione delle caldaie a gas; refrigeranti naturali come ammoniaca e CO2 per gli impianti frigo, che hanno rispettivamente un Gwp su 100 anni pari a 0 e ad 1 rispetto gli attuali refrigeranti freon con Gwp > a 1774.

L’efficientamento energetico ed il basso impatto sull’ambiente sono garantiti inoltre dal recupero del calore termico prodotto dagli impianti per il riscaldamento e acqua calda e dal recupero delle acque dai pozzi freatici per l’impianto antincendio e di irrigazione. Per l’edificio è sono stati utilizzati solo materiali alternativi al calcestruzzo, destinato alle sole strutture principali, pavimento, pilastri, travi. Inoltre, sono stati piantati più di 200 alberi e destinati a verde circa 20mila mq di aree. Anche l’ubicazione del Centro è stata ponderata basandosi su una logica di vicinanza alla rete commerciale, che permetterà di abbassare le percorrenze e di conseguenza le emissioni di CO2 nell’atmosfera.

Fonte: gdoweek.it

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