Pimkie in vendita chiude 70 negozi

Cura dimagrante per lo storico brand francese di moda femminile low cost, Pimkie, messo in vendita dalla proprietà, la famiglia Mulliez, attiva nel settore della grande distribuzione con il raggruppamento Afm (quartier generale a Roubaix, nel Nord della Francia e in portafoglio, tra gli altri, anche Auchan, Leroy Merlin, Decathlon e Boulanger).

Il piano di ristrutturazione del patron di Pimkie, Philippe Favre, prevede la chiusura di 70 negozi (su 300 tra diretti e franchising) e il taglio di 400 posti di lavoro su 1.500 complessivi, mentre la proprietà ha incaricato una banca di investimento di trovare un acquirente per l’insegna di fast fashion in difficoltà da circa un decennio. La pandemia e la concorrenza folgorante di insegne come Shein, con lo stesso target giovane, non hanno aiutato.

Così Afm, alla prese con la priorità di mettere a posto i conti di Auchan e le conseguenze della guerra in Ucraina (Auchan, Leroy Merlin e Decathlon sono presenti nel Paese e in Russia) ritiene che per Pimkie la soluzione migliore sia l’arrivo di un azionista esterno che apporti nuova linfa per il rilancio del marchio fondato nel 1971. Sindacati preoccupati per l’occupazione e le scarse prospettive di un ricollocamento del personale in esubero nella galassia Mulliez. Inoltre, hanno fatto sapere che sarebbe da escludere la vendita ad un fondo di investimento. Intanto, garanzie sono venute dalla proprietà che, ha detto, rispetterà i propri impegni economici fino a fine anno.

Fonte: italiaoggi.it

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