Pinko promuove l’economia circolare con la blockchain

Pinko promuove l’economia circolare tramite un progetto di upcycling all’insegna della sostenibilità​ grazie al contributo di Temera. Il brand italiano re-immagina l’impatto ambientale per le proprie collezioni, abbracciando una filosofia che punta alla riduzione degli sprechi e ad un utilizzo più consapevole delle risorse. Ed allo stesso modo re-immagina la modalità con cui trasmettere questi valori alla propria clientela mettendo in campo un approccio di trasparenza reso possibile grazie alla piattaforma per la sostenibilità di Temera.

Un tag Nfc introdotto nei capi è la porta di accesso nel mondo Reimagine dove ogni prodotto è identificato in maniera univoca e racconta la propria storia attraverso un “certificato di nascita”. Per realizzare questi capi è stato necessario ripensare a modi per impattare il meno possibile l’industria moda: alcuni pezzi d’archivio Pinko sono stati reinterpretati per dare vita a nuovi capi, riutilizzandone le materie prime.

Il processo di trasformazione, tutt’altro che rapido, è certificato nei suoi passaggi attraverso la tecnologia Blockchain dove vengono trascritti in maniera immutabile l’utilizzo delle materie prime e l’impegno in termini di ore di sartoria impiegato. La veridicità di queste informazioni può essere controllata dal consumatore grazie al servizio “Verified by Virgo” che consente di accedere ai ‘blocchi’ di informazioni notarizzate all’interno della rete.

“Per me è sempre stato molto importante creare nuove collezioni che siano coerenti con la mia visione ed estetica, tuttavia sono anche consapevole della nostra responsabilità all’interno dell’industria moda”, ha commentato Caterina Negra, direttore creativo di Pinko. “Per questo motivo sono orgogliosa di aver promosso questo pionieristico progetto che punta ad un approccio responsabile ed innesca un dialogo trasparente tra il brand ed un consumatore sempre più consapevole”.

“Ogni giorno sentiamo crescere la pressione da parte del mercato per soluzioni semplici che aiutino le aziende in modo concreto a dimostrare il proprio impegno per la sostenibilità”, ha dichiarato Arcangelo D’Onofrio, CEO di Temera. “Registriamo inoltre un fenomeno che chiamiamo “urgenza digitale” il quale ha accelerato la modalità con cui il prodotto viene messo al centro delle interazioni tra brand e cliente”.[/vc_column_text]

Pinko promuove l’economia circolare tramite un progetto di upcycling all’insegna della sostenibilità​ grazie al contributo di Temera. Il brand italiano re-immagina l’impatto ambientale per le proprie collezioni, abbracciando una filosofia che punta alla riduzione degli sprechi e ad un utilizzo più consapevole delle risorse. Ed allo stesso modo re-immagina la modalità con cui trasmettere questi valori alla propria clientela mettendo in campo un approccio di trasparenza reso possibile grazie alla piattaforma per la sostenibilità di Temera.
Un tag Nfc introdotto nei capi è la porta di accesso nel mondo Reimagine dove ogni prodotto è identificato in maniera univoca e racconta la propria storia attraverso un “certificato di nascita”. Per realizzare questi capi è stato necessario ripensare a modi per impattare il meno possibile l’industria moda: alcuni pezzi d’archivio Pinko sono stati reinterpretati per dare vita a nuovi capi, riutilizzandone le materie prime.

Il processo di trasformazione, tutt’altro che rapido, è certificato nei suoi passaggi attraverso la tecnologia Blockchain dove vengono trascritti in maniera immutabile l’utilizzo delle materie prime e l’impegno in termini di ore di sartoria impiegato. La veridicità di queste informazioni può essere controllata dal consumatore grazie al servizio “Verified by Virgo” che consente di accedere ai ‘blocchi’ di informazioni notarizzate all’interno della rete.

“Per me è sempre stato molto importante creare nuove collezioni che siano coerenti con la mia visione ed estetica, tuttavia sono anche consapevole della nostra responsabilità all’interno dell’industria moda”, ha commentato Caterina Negra, direttore creativo di Pinko. “Per questo motivo sono orgogliosa di aver promosso questo pionieristico progetto che punta ad un approccio responsabile ed innesca un dialogo trasparente tra il brand ed un consumatore sempre più consapevole”.

“Ogni giorno sentiamo crescere la pressione da parte del mercato per soluzioni semplici che aiutino le aziende in modo concreto a dimostrare il proprio impegno per la sostenibilità”, ha dichiarato Arcangelo D’Onofrio, CEO di Temera. “Registriamo inoltre un fenomeno che chiamiamo “urgenza digitale” il quale ha accelerato la modalità con cui il prodotto viene messo al centro delle interazioni tra brand e cliente”.

Fonte: pambianconews.com 

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