Prada, a maggio la Cina cresce di oltre il 10%

L’Ex Celeste Impero torna a crescere nei conti di uno dei nomi più noti del lusso. Secondo quanto dichiarato da Patrizio Bertelli, infatti, nel mese di maggio, a perimetro constante, le vendite di Prada hanno segnato un aumento di oltre il 10% in Cina. Il CEO della fashion house italiana ha precisato che questo incremento è lontano dall’essere sufficiente a un recupero del settore lusso nella fase successiva al lockdown imposto dall’emergenza sanitaria. Sul mercato europeo pesa infatti la forte dipendenza dal turismo internazionale, le cui sorti sono a loro volta condizionate dalla scoperta di un vaccino.

Come reso noto lo scorso marzo, il gruppo guidato da Bertelli e Miuccia Prada ha chiuso i 12 mesi al 31 dicembre scorso con ricavi netti per 3,226 miliardi di euro, in crescita del 3% a cambi correnti e flat a cambi costanti. L’utile netto del gruppo, cui fanno capo i marchi Prada, Miu Miu, Church’s e Car Shoe, ha toccato quota 256 milioni di euro (percentuale sui ricavi del 7,9%), beneficiando del Patent Box. Nel 2018, il risultato netto era pari a 205 milioni, con una percentuale sui ricavi del 6,5 per cento.

Nella sua intervista a Bloomberg, Bertelli ha precisato che l’uscita dalla Borsa non è nei piani di Prada. “Non stiamo affatto pensando al delisting – ha detto il numero uno dell’azienda -, il nostro lavoro è focalizzato sullo sviluppo del marchio. Stiamo lavorando su nuovi prodotti, sull’ampliamento della nostra rete vendita e sulle tecnologie digitali”.

Il titolo Prada ha chiuso la seduta di venerdì scorso in rialzo dell’8,14% sui listini di Hong Kong.

Fonte: pambianconews.com

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