Retail Tomorrow 2020, anticipazioni del Prof. Carlo Alberto Pratesi sul panel Sostenibilità: “Scienza, Valori, Innovazione, Network i punti di partenza per una strategia sostenibile”

I consumatori sono sempre più attenti al valore della sostenibilità: implementare strategie green-oriented è complesso, impone un ripensamento dei modelli di business e dei processi operativi, ma rappresenta una straordinaria opportunità di innovazione, e può aprire nuove porte nella relazione con il cliente.

Carlo Alberto Pratesi, Prof. ordinario di Marketing, Innovazione e Sostenibilità presso l’Università Roma Tre e Presidente EIIS, anticipa alcuni dei temi che saranno affrontati nel corso del panel Disrupt Your Industry: The Impact Of Sustainability, che modererà in occasione di Retail Tomorrow 2020.

Sostenibilità ieri e nel post covid: cosa è cambiato? Riscoperta di un valore?

Possiamo dire che il Covid di fatto “non ha ridotto” una tendenza, che già era in atto nel mercato, di maggiore interesse verso i temi della sostenibilità, sia lato aziende che lato consumatori.

Nell’ultimo anno, già prima della pandemia, abbiamo potuto osservare un cambio di paradigma: se essere responsabili negli stili di consumo dal lato della domanda, nei modi di produzione e distribuzione dal lato dell’offerta, era considerato una sorta di etichetta o valore aggiunto in termini di posizionamento, qualcosa che migliorava la reputazione sia delle persone che delle aziende, oggi è diventato un prerequisito, un elemento che deve esserci e, laddove dovesse mancare, l’immagine ne risentirebbe.

Sicuramente ha in buona parte influito la combinazione di messaggi forti, facciamo l’esempio di Greta o di Papa Francesco che, seppur con modalità differenti, hanno riportato l’attenzione alle responsabilità, trasformando non sostenibilità in qualcosa di condannabile. Le aziende proseguono quindi nel loro sforzo per adeguarsi e così i consumatori, che almeno in parte riconducono anche la pandemia ad una inadeguata gestione dell’ambiente e dei rapporti tra uomo e biodiversità.

Essere sostenibili non è più un’opzione insomma. Chiaro che porta con sé grande complessità, c’è prima di tutto un tema di bilanciamento di priorità: non tutti interpretano la sostenibilità allo stesso modo, e non tutte le esigenze sono conciliabili, bisognerà fare delle scelte valoriali, perché per esempio ridurre l’impatto ambientale vuol dire in alcuni casi rinunciare ad altre esigenze, di economicità o funzionalità di prodotti e servizi. In molti casi non c’è una strada indiscutibilmente preferibile ad un altra, spesso la risposta rientra nell’ambito dell’etica. Ecco perché ogni azienda è chiamata a definire una propria gerarchia dei valori, rispetto alla quale basare la propria strategia di business.

Ne parleremo nel corso della quarta ed. di Retail Tomorrow, all’interno del panel di cui sarò moderatore, con Alessandro Andreanelli, Managing Director, Lush; Mario Galietti, Senior Director of Sales, Procter & Gamble; Lucia Marcuzzo, Vice President North Europe, Levi’s; Maria Silvia Pazzi, CEO, Regenesi.

Partiremo da alcuni concetti:

Scienza: vedremo che ruolo ha la scienza, che ci aiuta a prendere decisioni offendo misurazioni precise, ed evidenze scientifiche.

Valori: vedremo quanto siano importanti i valori legati al sociale, alle risorse umane, all’impatto economico, oltre che ambientale.

Innovazione: la sostenibilità non è il risultato solo della riduzione dei consumi, ma anche dell’innovazione dei prodotti e dei processi, del modo in cui si comunica ai consumatori prodotti e servizi, dell’approccio che si ha in termini di educazione alla sostenibilità. Per cambiare le cose bisogna inventare nuovi modi di fare impresa.

Network: per attuare la sostenibilità serve una collaborazione tra stakeholder, chi fa le norme, chi produce, chi distribuisce, chi inventa, ecc… Il concetto della Rete è sempre stato rilevante, oggi diventa una precondizione.

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