Rinascente debutta con l’e-store

Oggi debutta ufficialmente l’e-commerce di Rinascente, che di fatto rappresenta il decimo negozio dell’insegna italiana di department store da 800 milioni di ricavi nel 2019. Una tappa fondamentale che completa il progetto di omnicanalità avviato dal retailer, dopo i restyling del flagship di piazza Duomo a Milano, di Torino e Firenze, l’opening a Roma in via del Tritone e il servizio On demand su WhatsApp. «Diventerà a tutti gli effetti un marketplace dove, sotto l’experience Rinascente, si potranno acquistare i più grandi brand italiani e stranieri» ha affermato il ceo Pierluigi Cocchini, che spiega nel dettaglio il progetto online.

Anche voi finalmente sbarcate online?
Sì, in molti ci hanno chiesto come mai solo adesso. Prima volevamo rendere ottimali i nostri punti vendita fisici e aprire il flagship nella capitale, oltre ad avere già avviato il servizio On demand su WhatsApp. Crediamo infatti fortemente nella strategia omnichannel con l’integrazione vera tra offline e online. Non a caso, consideriamo lo store virtuale il decimo della nostra collezione. Con questo progetto abbiamo chiuso, per così dire, il cerchio.

Chiamarlo e-commerce è però riduttivo…
Nello store online abbiamo trasferito il Dna di Rinascente, che è fatto non solo di shopping, ma anche di intrattenimento, architettura e bellezza, per garantire una esperienza dinamica, completa, interattiva e personalizzata a tutto campo, anche con elementi di gamification. Mantenendo comunque la centralità degli store fisici: nella homepage per esempio vengono riproposte le iconiche arcate del flagship di piazza Duomo.

Diventerete un marketplace?
Aprire un sito è come aprire un negozio: partiamo con oltre 650 brand e 15 mila prodotti tra moda uomo, donna, bambino, design e food con consegne sul mercato italiano, anche perché contiamo di intercettare i tanti potenziali clienti che non risiedono nelle 8 città da noi presidiate. Contiamo comunque nel breve di implementare il servizio all’estero, ampliando l’offerta a 30-40 mila articoli, comprese le collezioni dei vari luxury brand in concessions, per creare a tutti gli effetti un marketplace.

Quali previsioni?
Per l’e-commerce abbiamo investito 20 milioni di euro, con oltre 50 persone dedicate. Pensiamo vista la partenza a metà anno che i ricavi online saranno di circa 10 milioni, oltre al servizio On demand che ne vale 5. Nel giro di 2 d’anni prevediamo però di superare i 100 milioni.

Come vanno le vendite negli store?
Dopo poco più di 3 settimane dalla ripartenza, la realtà è migliore delle previsioni. E questo nonostante la clientela sia solo locale. Anche se è presto per trarre conclusioni, la perdita stimata per l’anno tra il 30% e il 40% potrebbe ridursi a un -20%.

Fonte: mffashion.com

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