#RIpills. Covid-19 e Retail. Parla Alessio Dorelli, CEO, Fisadorelli: “Interrogativi e incertezze di un grande cambiamento richiedono l’intervento di chi può spendere una profonda conoscenza del mondo del retail”

L’evento di straordinaria portata vissuto negli ultimi mesi ha ed avrà implicazioni inevitabili nei consumi.
Le marche hanno elaborato piani che prendono in conto questo nuovo contesto, i canali distributivi si sono adeguati alle nuove esigenze e gli sviluppatori di materiale punto vendita offrono risposte nuove.

Oggi nel nostro comparto essere in grado di comprendere queste nuove esigenze e saper elaborare risposte adeguate è determinante per soddisfare le attuali aspettative.
La durata di questo nuovo contesto, ad oggi, è legata a vincoli normativi e altrettanto, una volta terminati, a se e quanto si modificheranno i comportamenti di acquisto shopper nel tempo.
Solo un attento, puntuale e misurato monitoraggio dei comportamenti shopper ne farà capire evoluzione ed implicazioni.

Il settore creazione, progettazione e produzione di materiale espositivo POP, complessivamente avrà un primo semestre 2020 con importanti contrazioni dei fatturati scontando in prima istanza l’impatto ed i limiti del lockdown dei differenti canali retail e poi l’annullamento/posticipazione di un gran numero di eventi (es. per tutti europei di calcio) con conseguente sospensione o ridimensionamento dei budget di investimento in operative promozionali/istituzionali. Questa tendenza, evidente nelle proiezioni dei valori assoluti, va chiaramente modulata sulla base del settore merceologico frequentato. Abbiamo evidenze di alcuni settori fortemente attivi (a titolo esemplificativo e non esaustivo food, H&C e farmaceutica) altri invece saranno inevitabilmente costretti a ridurre le attività per recuperare la marginalità perduta.

Nel merito, le restrizioni imposte quali il distanziamento sociale di almeno 1m, la presenza contemporanea di un numero di persone significativamente inferiore nei punti vendita, percorsi direzionali obbligati modificheranno le “attenzioni/priorità” di brand e retailer sia nel punto vendita che in prossimità di questo (le aree di ingresso e/o attesa assumeranno forte rilevanza di comunicazione).

Il tempo ci dirà se comportamenti ad oggi obbligati diventeranno poi abitudini consolidate.

Registriamo e prevediamo nel breve un inevitabile calo di attività fuori lineare (espositori e teatralizzazioni) a favore invece della comunicazione a scaffale, a terra (floor graphics), parassitaria (zone attesa/coda) con la quale le marche riusciranno a garantirsi con maggior probabilità uno spazio di comunicazione ed esposizione all’interno del punto vendita.

Anche ipotizzando una lettura positiva della fase 2 (emergenza sostanzialmente alle spalle e relativa certezza di soluzione definitiva al problema entro il 2021) constatiamo richieste e progetti di soluzioni espositive che diano nel tempo risposta al bisogno di rassicurazione che il covid-19 ha generato. Già oggi per alcuni clienti sviluppiamo materiali che tengono in conto picking “safe” singola sku, plastificazioni antibatteriche su materia prima carta e cartone, sviluppo di idee creative e progettualità fuori lineare rispondenti alle nuove esigenze anche a scapito dello spazio occupazione a terra, sviluppo di packaging secondari ad hoc per consentire acquisto ed esperienza prodotto veicolati tramite piattaforme e-commerce proprie del retail.

Le aziende del nostro settore saranno chiamate ad elaborare risposte nuove e complesse. Nei mercati esteri constatiamo un apprezzamento tanto della concreta creatività italiana quanto della qualità industriale dei nostri prodotti. La forte ed indiscussa attitudine delle nostre aziende al problem solving è servizio a valore aggiunto riconosciuto. Gli operatori italiani più qualificati del nostro settore possono oggi dare contributo importante in tutti quegli ambiti dove si costruisce cultura retail (vocazione del Retail Institute) per identificare nuovi percorsi. Solo il libero dibattito e confronto tra operatori tanto dell’industria quanto dei servizi saprà cumulare l’esperienza necessaria in tempi brevi per dare le giuste risposte.

Fonte: Retail Institute Italy

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